Grimaldi: strada impraticabile, disabile costretto a casa

Egregio Direttore,

Mi appresto a rappresentare una storia che ha dell’incredibile, auspicandomi che la lettura di questi fatti possa sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto chi ha il dovere di evitare l’insorgenza di situazioni di nocumento per l’incolumità pubblica. Il comune di Grimaldi, piccolo centro della Valle del Savuto, consta di una strada di pubblico transito, via Aldo Moro, che si dirama dalla strada principale del paese per condurre ad alcune abitazioni più internate. Ad oggi, questa bretella si presenta alle stesse condizioni e sagoma di una mulattiera, essendo deformata e costellata di avvallamenti. Il manto è in terra battuta, polveroso e, nelle giornate piovose e umide, diventa fangoso e intriso di acquitrini e pozzanghere, che mal si conciliano con tutte le peculiarità che dovrebbero contraddistinguere una strada aperta al pubblico passaggio.

La strada è impraticabile, ma nonostante ciò è l’unica via di collegamento con le abitazioni. In più occasioni è stato sollecitato l’intervento dell’amministrazione, ma ogni volta la riposta ottenuta fa riferimento alla incapienza delle casse comunali. Ecco, sig. Direttore, la succitata indecorosa risposta viene data ogni qualvolta si rammenta a chi di competenza che a percorrere questa strada è un disabile che, per i propri movimenti, è costretto a ricorrere all’ausilio di un deambulatore, della sedia a rotelle e delle stampelle. Quello della strada in questione è un chiaro esempio di degrado, di indifferenza, di totale noncuranza dei bisogni dei cittadini, e soprattutto di apatia e totale abbandono per i diritti dei disabili e delle persone affette da handicap fisici. L’amministrazione ha sempre minimizzato, omettendo ogni volta di considerare che il disabile in questione paga regolarmente le tasse comunali senza, ahimè, avere il riconoscimento di alcuni diritti. Dove e quali sono i servizi pubblici? Per quale motivo, si paga la TASI, se poi esiste il fondato rischio di subire seri danni e pregiudizi per l’incuria e l’apatia di chi dovrebbe vigilare e sovrintendere sulle necessità dei cittadini?

Lettera firmata