Gruppo iGreco, il flop in Umbria e la bufala Alitalia

È giallo sull’operazione di cessione degli asset societari dall’ex Gruppo Novelli alla AlimentItaliani della famiglia iGreco. Quel fallimento dichiarato lo scorso aprile ha avuto dei contraccolpi molto gravi, al punto che il curatore fallimentare ha chiesto la revoca della cessione al gruppo calabrese.

Ma come se nulla fosse l’amministratore unico Saverio Greco ha detto in Regione Umbria che l’azienda è in salute e, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbe persino messo gli occhi su Alitalia. Al quotidiano di via Solferino ha dichiarato: «Alitalia è stata soltanto amministrata male. Va ristrutturata come stiamo facendo con la Novelli che abbiamo acquisito dal curatore fallimentare. Il mercato aereo è in forte crescita e noi riusciremmo a fare utili».

Fulmine a ciel sereno, dunque, anche se i timori di un’azione revocatoria erano nell’aria dall’indomani della dichiarazioni di fallimento dello storico gruppo alimentare umbro, che spazza via quella ventata di ottimismo che c’era stata martedì nel corso dell’audizione in commissione regionale del proprietario e amministratore di AlimentItaliani Saverio Greco.

Il manager di AlimentItaliani aveva detto ai commissari che l’azienda aveva ripreso a marciare, che i conti economici stavano sensibilmente migliorando e che le perdite pesantissime del 2016 si stavano trasformando in un utile potenziale nel 2017. Anche sul fronte occupazionale le cose andavano migliorando: gli esuberi tra gli impiegati passavano da 51 a 41. Greco chiaramente confidava in un’approvazione del concordato preventivo, resosi necessario per abbattere l’enorme mole debitoria, “per il quale stiamo predisponendo una bozza che potrà soddisfare i creditori, seppure non totalmente”.

Questo mentre nelle stesse ore i quotidiani nazionali indicavano i fratelli Greco tra i possibili acquirenti addirittura di Alitalia, prova evidente della forte liquidità del gruppo. Ottimismo a piene mani spazzato via da una decisione, l’azione revocatoria, che se confermata e accolta dal tribunale di Terni potrebbe rimettere tutto in discussione.

Il sindacato «Cari e care, in via informale siamo venuti a conoscenza che il curatore di Gruppo Novelli, sulla base del fallimento disposto lo scorso 26 Aprile, ha chiesto la revoca della cessione ad alimentitaliani. Appena ci è arrivata la notizia le segreterie nazionali si sono subito attivate nel chiedere al Viceministro Bellanova e al dott. Castano un incontro urgente al fine di fare il punto sulla questione. Ci risulta, infatti, che proprio ieri ci sia stato un incontro tra il Mise e la curatela fallimentare per fare il punto. Non siamo ancora a conoscenza dei contenuti dell’incontro. Sta di fatto che serve raccogliere tutti gli elementi per capire le eventuali ripercussioni di un atto del genere, che sicuramente esporrebbe i lavoratori a conseguenze gravi. Vi terremo aggiornati sulle evoluzioni con l’obiettivo che non sia i lavoratori a pagare le legittime – seppur gravide di conseguenze – pretese dei creditori». Questa la lettera inviata dalla segreteria Flai Cgil ai lavoratori.
Si torna al Mise, forse Al viceministro dello Sviluppo economico Teresa Bellanova, al dottor Giampietro Castano dell’unità per la Gestione delle vertenze dello stesso Mise e alle istituzioni regionali di Lazio, Lombardia e Umbria hanno scritto invece le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil in forma unitaria: «Abbiamo appreso nelle ultime ore di nuovi elementi che metterebbero a rischio la continuità aziendale di Alimentitaliani (ex Gruppo Novelli). Stando alle indiscrezioni in nostro possesso, sarebbe in dubbio la legittimità del passaggio del complesso aziendale avvenuto tra il CdA di Gruppo Novelli e la proprietà di Alimentitaliani lo scorso dicembre. Se così fosse, tali elementi si sommerebbero ad un contesto già fortemente critico, che vede di fatto la mancata applicazione dell’accordo quadro sottoscritto dopo una lunga fase di trattativa lo scorso 13 Aprile». Con questa premessa hanno chiesto con urgenza un confronto «al fine di fare una verifica congiunta sulla situazione aziendale e sugli eventuali rischi per l’occupazione».
Politica Intanto Forza Italia Terni va alla carica con Francesco Maria Ferranti che chiede lumi sulla situazione debitoria dell’azienda nei confronti dei fornitori: «Serve un’azione più incisiva da parte delle istituzioni. Diverse imprese hanno svolto attività per l’ex gruppo Novelli e sono ad oggi creditrici di importi anche significativi.

Ritengo necessario che il Partito Democratico che governa l‘Umbria e Terni si occupi con forza di queste cose, noi come opposizione lo esigiamo nel rispetto dei cittadini. Anziché occuparsi solo ed esclusivamente delle proprie beghe interne e delle ambizioni di alcuni capi corrente, ricordiamo che la politica è un servizio prima che un ‘poltronificio’ . È necessario che Comune e Regione sollecitino un intervento del ministero sull’attuale proprietà. Torno a chiedere questo con una richiesta di audizione in terza commissione dell’assessore regionale allo sviluppo economico assieme al sindaco».

Fonti: Corriere dell’Umbria – Umbria 24