Guerra in Ucraina, 22° giorno. Gli Usa: «7 mila soldati russi morti in Ucraina». E Putin torna in tv

All’alba del 22° giorno e dopo 21 giorni dall’inizio della guerra ammontano almeno a settemila unità i soldati russi morti nei combattimenti in Ucraina. La stima – riportata dal New York Times – è stata elaborata da fonti Usa. Invece i feriti nei combattimenti sono invece oltre 14.000. Molti di questi sono già stati rimpatriati passando dalle basi in Bielorussia. Le autorità ucraine hanno accusato ieri la Russia di aver distrutto un teatro in cui più di mille persone si erano rifugiate nella città assediata di Mariupol (sud-est). Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito Putin un criminale di guerra, confermando l’invio di altri 800 milioni di dollari a Zelensky. Il quale in un video pubblicato stanotte ha messo in guardia le madri russe: per Mosca l’Ucraina può diventare come l’Afghanistan o la Cecenia.

4.00 – Kuleba e i negoziati

Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha detto oggi alla Cnn che i negoziati non stanno facendo molti progressi: «Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale». E poi: «Ci sono una serie di fattori – ha spiegato – che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell’esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l’economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione».

3.25 – Due aerei russi abbattuti

Due aerei russi, un Su 25 e un Su 35, sono stati abbattuti nella regione di Kiev. Secondo la stampa locale le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico su Sarny, centro nella provincia di Rivne, nell’Ovest dell’Ucraina a circa 50 km dal confine con la Bielorussia. Infine il numero dei civili morti a Chernihiv mentre erano in coda per il pane e’ salito a 13.

3.00 – Il teatro di Mariupol

Il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, in un video pubblicato sul canale Telegram del consiglio comunale ha detto che il teatro colpito ieri fungeva da rifugio per un migliaio di persone: «Oggi c’è stata una terribile tragedia per la nostra Mariupol, di cui non è rimasto praticamente nulla. Il Teatro Drammatico, dove si nascondevano le persone, è stato distrutto da un bombardamento. Un luogo dove hanno trovato rifugio più di mille persone. Questa è una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo».

2.00 – Hackerato il sito del ministero dell’emergenza russo

Il sito web del ministero russo per le situazioni di emergenza è stato ‘hackerato’. Sulla homepage sono apparsi vari messaggi sul conflitto in Ucraina, tra cui “Più di 13.000 soldati russi sono morti in guerra” oppure “Non credere ai media russi: mentono”. L’attacco si è verificato la sera del 16 marzo. Prontamente sono intervenuti i tecnici e ora il sito risulta essere in manutenzione e “temporaneamente non raggiungibile”.

1.05 – Il ritorno di Putin in tv

Vladimir Putin torna a parlare in televisione. E si rivolge a chi attorno allo Zar del Cremlino comincia a prendere le distanze dalla guerra in Ucraina. «L’Occidente con le sanzioni vuole dividere la società russa e distruggerci. Ma il popolo russo sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dai traditori e saprà sputare via questi ultimi come moscerini finiti accidentalmente nella bocca», dice. E ancora: «Le sanzioni hanno un solo obiettivo, la distruzione della Russia”, ha affermato Putin secondo quanto riportano diversi media internazionali, accusando l’Occidente di aver “gettato la maschera».