Guerra in Ucraina, 66° giorno. Mosca: la Nato fa di tutto per impedire la pace

Nel 66esimo giorno della guerra in Ucraina la Russia ha affermato che l’appoggio della Nato a Kiev impedisce una soluzione politica per la crisi. Mosca ha rivendicato ieri l’attacco all’edificio residenziale della Capitale sostenendo che l’obiettivo fosse un produttore di armi. L’Ucraina ha denunciato bombardamenti su Kharkiv mentre il presidente Zelensky ha dichiarato nel suo videomessaggio notturno che l’Ucraina metterà presto fine alla carenza di carburante generata dai bombardamenti russi sui depositi.

6.20 – L’Ucraina: ancora bombardamenti su Kharkiv

La Russia continua i bombardamenti su Kharkiv, anche se il presidente Volodymyr Zelensky afferma che le forze ucraine stanno ottenendo successi tattici nella regione. Sebbene l’Ucraina abbia mantenuto il controllo di Kharkiv, la città è stata ripetutamente messa sotto pressione dalle forze di Mosca e subisce attacchi quotidiani, secondo quanto ha riferito su Telegram l’amministrazione militare regionale. Una persona è stata uccisa e cinque sono rimaste ferite: «La situazione nella regione è difficile. Ma i nostri militari, i nostri servizi segreti, hanno un importante successo tattico», ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo ultimo discorso televisivo. Intanto le forze ucraine hanno riferito di aver riconquistato il villaggio «strategicamente importante» di Ruska Lozova, vicino a Kharkiv, e di aver evacuato centinaia di civili.

6.00 – Lavrov: la Nato impedisce i negoziati di pace con l’Ucraina

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha detto che i paesi della Nato «stanno facendo di tutto per impedire il completamento dell’operazione speciale russa in Ucraina mediante accordi politici». Lavrov ha parlato in un’intervista all’agenzia di stampa Xinhua, ripresa dalla Tass. «Stiamo assistendo alla manifestazione del classico doppio standard e dell’ipocrisia dell’establishment occidentale in questo momento. Esprimendo pubblicamente sostegno al regime di Kiev, i paesi della Nato stanno facendo di tutto per impedire il completamento dell’operazione attraverso il raggiungimento di accordi politici», ha affermato il ministro russo. Per Lavrov «l’operazione militare speciale russa in Ucraina sta contribuendo alla liberazione del mondo dall’oppressione neo-coloniale dell’Occidente». Infine, il ministro russo ha accusato Kiev di aver lasciato mine alla deriva sul Mar Nero: «La parte ucraina continua a bloccare le navi straniere, creando una minaccia di bombardamenti nelle sue acque interne e nel mare territoriale. Inoltre, unità delle forze navali ucraine hanno piantato mine sulla costa, nelle acque portuali e nelle acque territoriali», ha detto. E ancora: «Gli ordigni esplosivi si sono staccati dalle linee di ancoraggio e vanno alla deriva in mare aperto, rappresentando un serio pericolo sia per le marine sia per le infrastrutture portuali dei paesi del Mar Nero».