Gufando Gufando: “Occhiuto&Tridico, le rivoluzioni del magna magna”

GUFANDO GUFANDO – DIARIO SETTIMANALE UMORISTICO E DI FANTASIA (reale) DELLA CALABRIA “STRAORDINARIA” – OGNI SABATO SU IACCHITE’ –

Occhiú con il vestito da festa e incravattato augura un Buon 2026 a tutti i calabresi: possiate realizzare i vostri sogni. Con quella faccia da tolla e quel sorriso falso sembra dire: E a me che me ne importa. Manco il giorno di Natale ci lascia in pace ‘sto coglione (con tutto il rispetto per chi svolge questa nobile professione…).

-GIORDANO BRUNO GUERRI SULLA MELONI:”LA CONVINZIONE CHE QUESTA PREMIER SIA FORTE INDUCE IL SENTIMENTO ADULATORIO CHE FA STRAGE DI CUORI ANCHE TRA I GIORNALISTI”. Ha scoperto l’acqua calda. In Calabria con Occhiú siamo al sultanato del Brunei. Lui tiene pure i dineri della Regione.

-Occhiū: “Vogliamo fare la rivoluzione liberale”. Per farla si affida mani e piedi alla Ryanair condannata a 255 milioni per posizione dominante. Consigliamo un altro aiutino all’amico Eddie Wilson per pagare la multa. Le tre cose belle della Calabria per Ryanair: Cibo, Mare e Soldi (quelli dei calabresi in mano a Occhiu’!)

-La scossa liberale di Occhiu’ occupa anche la presidenza della Commissione di Vigilanza scippandola alla minoranza. Lo ha fatto per non farli litigare. Occhiú ha messo Riccardo Rosa che appartiene al partito dei Moderati. Se no quelli erano capaci di mettere la Greco del partito Franza o Spagna purché se magna.

– Tridico però non ci sta. Ha fatto sapere urbi et orbi, alla buon’ora, che la Greco in Commissione sanità è inopportuna. Invece averla candidata è stata una scelta rivoluzionaria.

– La rivoluzione liberale di Occhiu’ prevede che la Succurro nomini Claudia Loria nuovo vicesindaco, Claudia Loria a sua volta nomina Marco Ambrogio assessore a San Giovanni in Fiore. Chi è Marco Ambrogio? Ma il marito della Succurro, naturalmente. Come diceva Corrado Guzzanti: Casa delle Libertà, facciamo quello che cazzo ci pare.

– La rivoluzione liberale di Occhiu’ prevede che la Succurro concede 100 mila euro con l’affidamento diretto per l’efficientamento energetico degli immobili pubblici. A chi? Ad una società amica del marito Marco Ambrogio. Sempre di efficientamento si tratta.

– Arriva per la gioia di tutti il Capodanno Rai in versione Catanzaro. 53 metri di larghezza, 22 di profondità, 18 metri di altezza, 600 metri quadrati di apparati video (ledwall). Ecco a voi il PACCO, pardon il palco più grande di sempre

– E dopo i moti di Reggio degli anni Settanta, scoppia la lite tra Reggio e Catanzaro per il pacco, pardon, il palco più lungo e grosso. Chi ha avuto il pacco più grande: Crotone, Reggio o Catanzaro? Chiamato Stefano De Martino dei pacchi a risolvere la diatriba.

-Sandokan sta alla Calabria, così come il casting delle comparse sta ai calabresi. Pure al casting ci hanno schifato. “Calabresiiii?” PRRRRRRRRR

-Sandokan: Oltre 18 milioni di telespettatori hanno potuto ammirare le bellezze del lago di Chia nel Lazio e del castello di Sammezzano in Toscana. I presidenti Rocca e Giani, dopo Fontana per la pista da ghiaccio, sentitamente ringraziano il collega Occhiū per i soldi messi.

PREMIO MASTAZZOLA D’ORO END OF THE YEAR ALLA CALABRIA FILM COMMISSION

La migliore Film Commission d’Italia, l’ha definita il presidente Occhiu’. Magistralmente rappresentata dal presidente Anton Giulio Grande che ci mette solo la faccia di rappresentanza e quando parla sono figuracce in ogni dove. A Striscia la notizia che chiedeva chiarimenti sulla misteriosa opera d’arte, finanziata con 560 mila euro, non sapendo che rispondere, disse che non poteva ricordare tutto. In realtà si trattava del backlot di Sandokan che adesso ospita una mostra che nessuno va a visitare. Ad arrivarci, tra buche, pozzanghere, erbacce, è un’impresa peggio della foresta del Borneo.
Il potere vero è stato nelle mani di Luciano Vigna, uomo di fiducia di Occhiú, fino al sentore dell’arrivo della GdF. Segue il cosiddetto Miracolo di Germaneto. Per incanto la voce trasparenza sul sito della Calabria Film Commission si riempe di dati, bilanci, convenzioni e affidamenti. Si dimette pure Luciano Vigna, per favorire il ricambio, e si fa finta di aprire una selezione pubblica. Anche le pietre sapevano che il prescelto sarebbe stato Giampaolo Calabrese uomo di Vigna e di Occhiu’, imparentato con un famigerato magistrato in pensione pezzo grosso della massomafia. Già alla prima dichiarazione si capisce che nulla è cambiato: “Sandokan è la serie dell’ anno girata in gran parte in Calabria. Un grande progetto industriale di cinema”. Auuuuuu

Dal Sandokan che ancora non sappiamo quanti milioni è costato ai calabresi, per tre minuti di riprese esterne, al Capodanno Rai dai costi milionari. Il Mastazzola d’oro tocca di diritto alla Calabria Film Commission. O ai calabresi che la finanziano.