Iacchite’, gli impresentabili e il potere al crepuscolo (di Saverio Di Giorno)

di Saverio Di Giorno

Sull’Alto Tirreno Cosentino soffia forte un vento nuovo. E non si parla degli strani fenomeni atmosferici dei giorni scorsi, ma di fatti comunque strani che bisogna provare ad interpretare e che provengono dalle strade, dalle elezioni e ovviamente dalla già distrutta sanità calabrese.

Era la fine dello scorso anno quando si metteva in luce una spirale di criminalità crescente. Insomma, segno che l’egemonia criminale scricchiola e qualcuno la contende. Furti, rapine. Il mercato degli stupefacenti che cambia. Ultimo episodio, il distributore di benzina a San Nicola Arcella che va a fuoco. Un incendio doloso e secondo alcune voci non è la prima scorribanda di cui è vittima quel distributore. È il caso di riprendere quel filone perché, come si poteva intuire, queste crepe si riverberano più agli a livelli più alti: se manca un’egemonia criminale, mancano anche i pacchetti di voti.

La sanità in Calabria è la più grassa vacca da mungere in questo senso però di recente sono stati tagliati fondi alla clinica Tricarico. La clinica è sempre stata vicina al mondo politico: come si può vedere pubblicamente su Openpolis, per le regionali del 2014 aveva finanziato la campagna elettorale della deputata Enza Bruno Bossio (Pd). La sanità privata secondo il consigliere Aieta sarebbe anche oggetto di indagini perché oggetto di molteplici interessi. Così si esprimeva nel luglio 2016 «un facoltoso imprenditore della sanità privata, oggetto delle indagini distrettuali della Procura di Catanzaro». Il senatore Magorno fu travolto delle polemiche. Di quella inchiesta poi nessuno ne seppe più nulla, le intercettazioni scomparvero e i cambiamenti e le promozioni che interessarono le procure silenziarono tutto.

Madame Fifì alias Enza Bruno Bossio

Ora che sono stati effettuati questi tagli alla clinica, circa 8 milioni, uno dei principali finanziatori di quel mondo zoppica e viene da chiedersi dove andranno a prendere i voti.

Guardando ad un altro segnale, viene da pensare che semplicemente non ne avranno di voti. Di recente si sono tenute le elezioni provinciali a Cosenza. Certo, dopo la riforma Delrio sono elezioni di secondo grado e nelle quali la lista espressione del Pd è arrivata prima, “segno del buon lavoro fatto” dice Magorno, però la sua candidata prende zero voti. Sono voti di secondo grado, ma sempre zero sono. Forse è una piccola spia, un campanello d’allarme. Il senatore Magorno è da sempre stato vicinissimo al presidente della Regione Oliverio anche nei momenti più difficili ora però aveva abbandonato il governatore: non era stato sotto casa sua quando Oliverio è finito ai domiciliari, invece era stato a Diamante vicino a Gratteri che ce lo aveva messo all’obbligo di dimora. Dalle nostre parti si comunica con presenze e assenze, sempre segnali da intercettare. Ora però che i fedelissimi perdono la loro forza e cercano protezione e nuovi aiuti bisognerà correre ai ripari per le regionali.Questa crisi però, stando alle parole del procuratore Gratteri, è una bella notizia per loro; Lui e non solo lui, va ripetendo nelle sue molte, troppe, interviste che la ‘ndrangheta punta sempre sul cavallo vincente, quindi almeno questa volta i soliti noti potranno tirare un sospiro di sollievo perché si alleggeriranno i sospetti. Il cavallo vincente viene da nord.

Se però cadono il potere e le garanzie, forse cadranno anche le coperture giudiziarie, senza le quali sarà possibile forse portare a termine la grande inchiesta tanto attesa. Gratteri ora è anche commensale di Salvini che gli ha pagato una cena da 6000 euro. Qualcuno, intanto, si è dato da fare per mettergli fretta e screditare i concorrenti. In questi mesi, si sono susseguite le fughe di notizie (come quella dei 15 magistrati indagati a Salerno) o le notizie magicamente riemerse (come un’indagine su Occhiuto) che spianano la strada ai nuovi cavalli in corsa. È forse in quest’ottica di un potere al crepuscolo da interpretare la reazione nervosa di provare a chiudere il giornale Iacchite’ con un’accusa ottocentesca?

Le pedine che si muovono sono tante. I fattori cambiano, ma il risultato resta lo stesso e il Gattopardo ce lo aveva insegnato. All’ospedale pubblico di Praia, dal 4 marzo, saranno sospesi gli esami di gastroscopia. I cittadini calabresi continuano a non veder garantito il diritto alla salute, nonostante le passerelle di Lorenzin, Alfano e Gentile e poi degli stessi Magorno e Bruno Bossio. Quando ne avremo bisogno non troveremo un posto, una lettiga, ma non li ha rubati un immigrato. Vale anche così la legittima difesa?