“Il nostro Cosenza utilizzato come un giocattolo: ora basta”

DALLA PAGINA FB DI ANTONELLO APRILE 

BASTA ABUSARE DEL COSENZA!

L’ annus horribilis sta per terminare. Il Cosenza poteva essere venduto prima del mercato estivo, prima del mercato invernale. C’erano due grandi opportunità da cogliere al volo, ma il Cosenza, piuttosto che essere ceduto, pur sapendo che non avrebbe mai potuto continuare regolarmente la stagione, in modo totalmente irresponsabile, ha preferito portare avanti un progetto vuoto, i fatti sono inconfutabili, addirittura farsi pignorare i conti correnti, come da propria ammissione, leggendo le sentenze di quella ridicola battaglia giudiziaria, trascinata fino all’ inverosimile. Eugenio Guarascio è andato avanti in questa roulette russa, perdendo pezzi per strada. Poi, ha deciso di prendere la sua Porsche e di sfrecciare a 200 all’ora senza freni nelle curve di Parenti. Finisce così, con il nostro Cosenza dolosamente in un burrone, utilizzato come un giocattolo, come un pezzo di una Holding, per una voglia sfrenata di protagonismo senza senso, senza responsabilità, senza rispettare la storia del calcio di una città e di una intera provincia, portata avanti da 111 anni da tanti presidenti.

Finiamola di dire che il Cosenza calcio è una società privata, perché è una società di calcio che rappresenta una intera tifoseria, un Comune e una Provincia. Chi diventa Presidente, si assume la responsabilità per conto di un intero territorio, responsabilità di gestire il Club al meglio, con diligenza, perizia e prudenza, per dare il giusto contributo alla storia calcistica brutia, che appartiene alla collettività e non ad un singolo individuo. Da via degli Stadi sono passati tanti presidenti e diversi hanno abusato del Cosenza. Siamo tifosi, ma no fessi. Rispetto e responsabilità, basta! Il gioco è finito.