Il popolo ha le scatole piene delle regioni: sono solo centri di potere e andrebbero sciolte

IL POPOLO HA LE SCATOLE PIENE DELLE REGIONI. ANDREBBERO SCIOLTE.

di Pino Tassi

Il bla bla bla sulle elezioni regionali va avanti. Il centrodestra vince e stravince e il Pd tiene. Che il centrodestra abbia vinto lo dicono i risultati ma vediamo se è stato un successone di consensi e se continua l’onda lunga delle elezioni politiche.

In Lombardia, Attilio Fontana nel 2018 prese il 49% dei voti, oggi prende il 55%. Un successone? Vediamo I dati numerici: Fontana nel 2018 fu votato da 2,8 MILIONI DI LOMBARDI. NEL 2023 È VOTATO DA 1,8 MILIONI DI LOMBARDI. Perde un milione di voti. Dicasi un milione di voti… 

Nel 2018, la Lega di Salvini prese 1,5 milioni di voti, Fratelli d’Italia 190 mila voti, Forza Italia 750 mila voti. La lista Fontana 76 mila voti, Udc 65 mila voti, Pensionati 20 mila voti. TOTALE Liste centrodestra, 2,7 MILIONI.

Nel 2023, La Lega di Salvini prende 726 mila voti, Fratelli d’Italia 750 mila voti, Forza Italia 250 mila voti. La lista Fontana 177 mila voti. TOTALE Liste, 1, 6 MILIONI. Il centrodestra come liste perde un altro milione di voti. Questo è il successo del centrodestra in Lombardia, nonostante la Meloni guadagni come FDI 550 mila voti.

Quindi i cittadini lombardi si sono espressi sul Covid. E un milione di lombardi hanno ritirato la fiducia a Fontana. Anche se sommassimo la Moratti  con i suoi 300 mila voti il dato cambierebbe di poco. Se poi facciamo il paragone con le politiche, cosa impropria,  la Meloni perde 650 mila voti. A settembre FDI prese 1,4 milioni di voti, alle ultime regionali 750 mila. Per cui il calo dei consensi è notevole. Il centrodestra vince ma non è un trionfo. C’è anche per loro un elettorato che si rifugia nell’astensionismo per sfiducia nell’operato della regione.

Per assurdo, se il centrosinistra + il M5s avessero confermato i voti del 2018 avrebbero vinto. Il candidato del Pd Gori prese 1,6 MILIONI DI VOTI. IL CANDIDATO DEL M5S Dario Violi 975 MILA VOTI. Totale 2,6 milioni di voti.

Il tragico è che anche il centro sinistra perde voti e MAJORINO  si ferma a 1,1 milioni di voti. Il Pd prende 620 mila voti contro il milione di voti del 2018 e perde 400 mila elettori. Il M5s prende 110 mila voti contro le 950 mila preferenze del 2018.

In pratica tutti vengono bocciati, sia chi ha governato e sia chi è stato all’opposizione che la gente non ha giudicato all’altezza di diventare forza di governo.

Quello che esce dal risultato elettorale è che la gente da Nord a Sud si è rotta i coglioni delle regioni. Nella ricca Lombardia ha votato solo il 41%. Nel Lazio il 37%. In Calabria l’anno scorso votò il 44%. Sempre peggio. Alle regionali ormai votano solo: candidati, funzionari, dirigenti, consulenti, assistenti autisti e portaborse, beneficiari e lecchini vari.

La verità è che le  regioni andrebbero sciolte altro che autonomia rinforzata. Il primo che lancerà la proposta per un referendum abrogativo sarebbe portato in trionfo dal popolo italiano da Nord a Sud. Ma ormai non c’è nessuno che lo farebbe… sono veramente tutti – ma proprio tutti – uguali.