dalla pagina FB di Ilario Ammendolia, giornalista
È strano, molto strano ciò che succede al Sud in tempi di “autonomia differenziata” o meglio di secessione delle regioni ricche. Non mi sorprende affatto la complicità del presidente Occhiuto e di buona parte della classe dirigente ma l’apatia degli “eletti” e l’impotenza dei pochi oppositori.
I calabresi subiscono e si ritengono responsabili come quei bambini abituati ad esser picchiati perché indisciplinati e anche quando non hanno fatto nulla aspettano la punizione.. Siamo portatori di un un complesso di colpa che col passare degli anni si è dilatato a dismisura.
“Colpa” di essere stati briganti e quindi “i selvaggi d’Europa” poi per essere stati, e esser ancora emigranti, e quindi ospiti (a volte sgraditi) nel Nord Italia e in mezzo mondo.
Parlo di noi ovviamente.
Noi che ci sentiamo in colpa per la presenza della ndrangheta di cui siamo le principali vittime e pur non avendo mai avuto potere alcuno, ci riteniamo responsabili dello sfascio del Sud.
Siamo stati indottrinati per lungo tempo e oggi percepiamo la repressione come qualcosa di sublime mentre riteniamo la libertà una disgrazia dal momento che i selvaggi non sanno vivere da uomini liberi.
Una martellante propaganda di regime ci ha convinti a non aver fiducia in noi stessi e così cerchiamo un capo che ci governi e di volta in volta facciamo atto di sottomissione a personaggi pittoreschi tra cui Salvini che alle scorse elezioni europee ha avuto un grande successo anche al Sud.
Plaudiamo ad ogni operazione repressiva, anzi rispondiamo con un corale “olè” che ci viene estorto con la sistematica impostura dal momento che la “minoranza meridionale” non ha una propria contro- narrazione della realtà.
Non riusciamo a pensare che ci possa essere un’altra verità rispetto a quella “ufficiale” diffusa dall’ imponente centrale di propaganda che ha sostituito la Politica.
La legge sull’autonomia differenziata svela finalmente l’ipocrisia di Stato e fa toccare con mano la verità: la gente del Sud è considerata estranea allo Stato fino al punto che governi di varia coloritura invece di attuare l’articolo 3 della Costituzione hanno fatto maturare “la legge del figlio illegittimo” secondo cui la Patria è la grande madre ma noi meridionali non siamo suoi figli. Siamo figli di puttana. Quindi fuori di casa!
E se proprio ci vogliamo stare il nostro posto è nell’angolo destinato alla servitù.
L’autonomia differenziata è l’ultimo (?) atto dell’infame commedia e così
d’ora in avanti ci saranno le scuole del Sud (immaginate voi) e quelle del Nord.
Gli ospedali del Sud e quelli del Nord.
Lo Stato sociale del Nord e il deserto al Sud.
In compenso avremo lo Stato con le sue visiere, le sue divise, le sue toghe, che garantiranno “legge” e “ordine” pur ignorando la Costituzione.
Non so voi ma io, che pur ritengo indispensabile lo Stato costituzionale, di questo tipo di Stato che si profila all’orizzonte ne farei volentieri a meno. E per quel poco che posso mi batterò contro questa legge infame e non lo farò come uomo di Sinistra ma come Italiano convinto che questa sia una battaglia meridionalista da combattere in nome dell’ Unità d’Italia in una Europa Unita… insieme a tutti coloro che credono nella Costituzione.









