In ricordo di Vincenzo, il “guru” ciromista (di Franco Piperno)

In ricordo di Vincenzo, il “guru“ ciromista

di Franco Piperno

Vincenzo Iaconianni è morto, ovvero ha finito la sua vita, allo stesso modo con il quale viene completata una opera d’arte.

Meglio conosciuto come il “guru cosentino“ è stato, nella molteplicità del suo essere, un ciromista, anzi per meglio dire, uno dei fondatori di Radio Ciroma, l’emittente sovversiva di Cosenza, nata all’inizio degli anni novanta del secolo appena trascorso.

Da allora, ma forse ancor prima, Vincenzo non ha mai smesso di appartenere alla comunità dei senza comunità.

Detto altrimenti, ha amato la sua città, è stato cioè un cittadino attivo, riflessivo ed estroverso, per il quale l’impegno politico non aveva nulla a che fare con la maschera, seriosa quanto noiosa, del militante di partito; piuttosto il suo agire pubblico si dispiegava in una dimensione di disincanto e ironia.

Vincenzo ha consumato la sua vita quasi fosse un esperimento di cattiveria sognante, una febbre silenziosa e inebriante.

La morte, la sorella morte, non l’ha di certo tradito : si è annunciata da lontano per poi ghermirlo come l’estrema delle sue abitudini.

Vincenzo ci ha, ancora una volta, preceduti: si è recato per sempre in quel non-luogo che aspetta paziente noi tutti, dove, senza esclusione alcuna, toccherà, prima o poi, d’andare.

Per Vincenzo, come accade a coloro che sono stati — fosse anche solo per un anno, un mese, un giorno e forse più — veri ciromisti, il “prima“ ed il “poi” non sono così importanti; sono, a ben vedere, pregiudizi radicati nella lingua, nel senso comune; pregiudizi sì ma non per questo facili da sradicare.