Insieme per Rende: “Il Psc di Manna è orribile e devastante”

Comunicato stampa

Dalla semplice analisi degli atti a nostra disposizione emergono dubbi e preoccupazioni sul nuovo Psc (Piano strutturale comunale) del Comune di Rende. Il dato è che, solo a pochi mesi dalla fine della legislatura, il sindaco Manna e la sua maggioranza vogliono sconvolgere l’assetto urbanistico della nuova Rende per come si è sviluppata tra Roges e Quattromiglia, negli ultimi decenni.

Sullo scacchiere urbano saranno innestate, senza alcuna logica evidente, più mosse ben distinte: a) si dichiara subdolamente di attenersi al principio del cosiddetto Consumo di suolo zero, ma in realtà si favorirà un consistente incremento volumetrico sull’asse attrezzato a discapito delle finanze pubbliche ed a vantaggio di quelle private; b) l’area dove insiste oggi lo stadio Marco Lorenzon tornerà alla destinazione precedente al PRG del 2001, con una perdita secca per il Patrimonio Comunale di almeno 10 milioni di euro. Ciò, però, non comporterà una diminuzione del carico volumetrico dell’area, poiché, agli attuali gestori del Rende Calcio sarà consentito di realizzare nello stadio 3000/4000 mq di superfici commerciali.

Così facendo il quartiere di Commenda, per l’eternità, non potrà più ambire ad una rigenerazione urbana, poiché lo stadio resterà in un luogo inadeguato generando ingorghi e situazioni di pericolo. Con i Fondi Regionali promessi, potrebbe realizzarsi magnificamente un nuovo stadio in Località Laconi, dove sorgerà lo svincolo autostradale di Settimo.

Anche riguardo al nuovo Ospedale di Cosenza, la Giunta Manna, invece di chiedere mediante il nuovo PSC che l’ospedale pubblico venga realizzato nell’area universitaria, trasforma la destinazione e i parametri urbanistici ad alcuni suoli di imprenditori del settore incrementandone notevolmente il valore commerciale, per favorire il trasferimento a Roges delle loro cliniche private sui medesimi suoli.

L’organizzazione urbana delle aree confinanti con Viale Principe viene sconvolta.

Il piano regolatore generale del 2001 prevedeva la realizzazione di servizi ad ovest del Viale, poiché lo stesso funge da asse attrezzato della Città. Ebbene, il PSC in corso di redazione, intende destinare queste aree a corposi interventi residenziali, con un notevolissimo incremento volumetrico e di valore economico per i proprietari. Nulla è dato a sapere cosa si intende fare per le aree ad est del Viale, che il piano del 2001 aveva immaginato come un pezzo della città rigidamente programmato con un’edilizia estensiva ed armoniosa.

In poche parole l’intera area ai margini del Viale Principe, risulterà invivibile e congestionata.

L’opera orribile del nuovo PSC viene completata sottraendo allo sviluppo del Parco Acquatico, le aree poste a Nord di esso, che questa maggioranza multicolor vuole trasformare in Zona F3 per uso privato.

Si intende, inoltre, destinare ad edilizia residenziale, ipotizzando un indice addirittura di 3,5 mc/mq., le aree oggi previste a verde F1 e F3 nella zona delle piscine comunali e di Via Maiorana dove insistono anche scuole e varie attrezzature sportive, inibendone in futuro l’utilizzo per funzioni pubbliche.

E per finire, si è previsto un aumento generalizzato a 3,5 mc/mq dell’indice fondiario sull’asse Roges-Quattromiglia con un vertiginoso aumento volumetrico sulla parte di città già edificata.

Se così dovesse andare a finire davvero, siamo convinti il pool dei progettisti del PSC, saranno ricordati come i distruttori della bella Rende, esempio riconosciuto di buon governo del territorio in tutti i testi nazionali e non di Urbanistica e Architettura.

Se questo obbrobrio non verrà fermato, Rende diventerà una Città servente, accentuando il processo di periferizzazione in atto, i cui segni sono già evidenti con l’avvento della giunta Manna.

Ci meravigliamo della firma del team dei professionisti incaricati. Quella del presidente dell’Ordine degli architetti di Cosenza ci lascia esterrefatti, anche perché egli rappresenta tutti gli architetti cosentini molti dei quali, siamo sicuri, non avallerebbero un così plateale errore. Così come ci meravigliano le firme sia del professore Domenico Passarelli che abbiamo conosciuto come un professionista attento all’ordinato sviluppo delle città ed estimatore delle politiche urbanistiche socialiste e riformiste portate avanti a Rende, sia del dottor Giovanni Perri, anch’egli persona di alte qualità professionali e di alta sensibilità verso l’ambiente.

Qualora dovessero mantenere le loro firme, avallerebbero tutti la realizzazione di un volume edificatorio obiettivamente troppo elevato.

Franco Beltrano – Gruppo consiliare Insieme per Rende – capogruppo

Alessandro De Rango – Gruppo Partito Democratico

Carlo Scola – Gruppo Rende Riformista