Indagini e accertamenti a tappeto sono stati al centro dell’udienza che si e’ svolta, questa mattina nel Tribunale di Cosenza, nel corso del processo sui presunti mercanti d’arte. Sul banco degli imputati ci sono Francesco Greco e Daniela Paese accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Nell’inchiesta era finito anche Ivan Cesario, che poi ha patteggiato la pena. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero contattato clienti in tutta Italia per proporre perizie artistiche, vendere opere d’arte o battere all’asta opere gia’ in possesso dei clienti contattati.
I fatti contestati vanno da novembre 2011 ad aprile 2013. Questa mattina, sono stati sentiti due carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico che hanno riferito sul tipo di indagini svolte, in particolare sulle intercettazioni. I due hanno risposto alle domande del pm Giuseppe Cozzolino (titolare del fascicolo assieme al sostituto Giuseppe Cava) e delle difese. Greco e’ difeso dall’avvocato Franz Caruso, oggi sostituito dalla collega Elena Florio, Paese e’ rappresentata dal legale Franco Locco. Il processo e’ stato aggiornato al prossimo 24 novembre per affidare a un consulente l’incarico di trascrivere le intercettazioni.
(Il Velino)