Isola Capo Rizzuto, 12 mila elettori (su oltre 18 mila abitanti). Tre i candidati a sindaco, tutti avvocati: Maurizio Piscitelli per il centrodestra, Andrea Filici per il centrosinistra e la sindaca uscente Maria Grazia Vittimberga, sostenuta da una coalizione di liste civiche. La sfida è sembrata subito profilarsi principalmente tra Vittimberga e Piscitelli. Come accaduto cinque anni fa, il centrosinistra avrebbe potuto comunque giocare un ruolo decisivo in un eventuale ballottaggio. Ma il ballottaggio non ci sarà: Vittimberga ha vinto al primo turno.
Per il Partito Democratico, una tornata elettorale complessa e quasi da spettatori. Anche se alle spalle sembrava esserci una squadra importante, con l’ex sindaco Carolina Girasole in prima linea e tanti professionisti tra i candidati, ma non c’era il giusto appeal intorno alla lista.
Nel 2019 il Pd aveva sostenuto la candidatura della Vittimberga, salvo poi distaccarsene poco dopo. Una scelta che oggi ancora di più sembra essersi rilevata nettamente sbagliata, considerando il consenso costruito dalla sindaca durante gli anni di amministrazione, soprattutto per la gestione della pandemia (Isola è rimasta lungo tra i comuni meno colpiti grazie alle restrizioni che hanno spesso anticipato quelle del Governo), per la sua vicinanza ai cittadini e per la capacità di intercettare i fondi del PNRR. Isola Capo Rizzuto, infatti, è oggi tra i comuni calabresi più attivi nella progettazione e nella spesa dei fondi europei. Un risultato importante considerando la difficoltà di molti comuni di intercettare e, soprattutto, portare avanti i progetti PNRR per mancanza di liquidità. Proprio per questo e per il consenso che ha saputo costruirsi, negli ultimi anni la Vittimberga pare sia stata spesso corteggiata anche da importanti esponenti regionali del centrodestra, in particolare da Forza Italia, che avrebbero tentato più volte di convincerla a entrare nel partito. Tuttavia, la sindaca ha scelto di restare nell’area civica, probabilmente per le sue idee politiche più vicine alla sinistra, lasciando spazio al centrodestra che ha puntato nuovamente su Piscitelli.
Una scelta, quella del centrodestra di puntare su Piscitelli, non priva di frizioni interne: pare che Fratelli d’Italia e Lega avrebbero voluto un maggiore peso decisionale nella candidatura, e si sarebbero opposti – seppur senza successo – alla conferma di Piscitelli, giudicato da alcuni poco attrattivo sul piano elettorale. Entrambi i partiti alla fine hanno dovuto “digerire” la candidatura a sindaco anche perché da soli avrebbero potuto fare molto poco. Ma anche in Forza Italia stessa pare che non tutti fossero d’accordo con questa scelta, ma alla fine è stata una decisione quasi obbligata considerando i molti rifiuti alla carica di sindaco. E il risultato è stato fallimentare.