Isola Capo Rizzuto sceglie ancora la Vittimberga: sconfitti partiti e passerelle
Non sono bastate le passerelle politiche, gli endorsement e le promesse della destra: a Isola Capo Rizzuto il popolo sovrano ha scelto la continuità , premiando al primo turno Maria Grazia Vittimberga. Una vittoria netta, figlia di cinque anni di amministrazione vicina al territorio, che ha prevalso su partiti storici e leader di peso accorsi da ogni livello istituzionale.
Il Partito Democratico, che aveva deciso di non sostenere la sindaca uscente, esce con le ossa rotte: appena 800 voti di lista, nonostante l’arrivo in città del segretario Irto in apertura di campagna elettorale Un risultato che probabilmente porterà più di un ripensamento ai vertici provinciali e locali. Una bocciatura che potrebbe essere legata anche ai troppi “ammiccamenti” verso il centrodestra, percepiti male dagli elettori storici di sinistra, che hanno così preferito sostenere proprio l’ex DEM Vittimberga. Di fatto, i voti previsti dal Partito Democratico sono andati proprio alla Sindaca.
Ma la batosta più clamorosa è toccata al centrodestra: quattro liste in campo, i simboli di tutti i principali partiti e la convinzione di poter vincere al primo turno. E’ stata una sfilata continua di big con poco spazio ai candidati del territorio: da Rapani a Galati, da Pietropaolo a Mancuso passando per Cannizzaro e Ferrari (un giorno di qua, un altro di la) fino agli onorevoli Lupi e Minasi. Mentre, anche qui, non si è esposto il Presidente della Regione Roberto Occhiuto.
A nulla è servito lo spiegamento di forze. La scelta del candidato, Maurizio Piscitelli, non è mai stata del tutto condivisa e ha generato divisioni interne, scarsa convinzione e confusione sui palchi e anche tanti voti disgiunti. Il risultato: una sconfitta sonora, politica e simbolica, che potrebbe provocare conseguenze pesanti, anche qui, negli equilibri interni al centrodestra locali e provinciali, soprattutto in quelli di Forza Italia.
Il voto ha poi lasciato sul campo bocciature eccellenti, a partire da quelle nella stessa maggioranza: fuori Raffaele Gareri e Davide Loprete, rispettivamente ex Vice Sindaco e Assessore. Bocciati anche nomi noti dell’opposizione come Antonio Maiolo (FI), padre della coordinatrice azzurra Carmela, fermo a 65 preferenze. Flop anche per Roberto Puleo, ex assessore del primo anno della giunta Vittimberga, che si ferma a 80 voti. Non entra in consiglio nemmeno Patrizia Battigaglia, ex Vice Sindaca della giunta Bruno, che raccoglie poco più di 200 preferenze.
Nel centrodestra cadono Emanuel Vizzacchero e Vincenzo Gentile, referenti locali di Lega e Fratelli d’Italia: la Lega, addirittura, non riesce a conquistare neanche un posto in consiglio. Male anche Raffaele Martino, amministratore di lungo corso, noto per le sue controverse dichiarazioni sui beni confiscati finite su “Il sole 24 ore”.
Tra i consiglieri uscenti che non ce l’hanno fatta figurano anche Santo Pullano e Santino Iuliano (maggioranza Vittimberga), Martina Mercurio (FdI), Gaspare Cavaliere e Maria Greca Fauci (Pd).
Isola Capo Rizzuto ha parlato chiaramente: ha scelto la continuità , ha bocciato le logiche di partito e ha premiato la buona amministrazione. Ora, mentre si attende la proclamazione ufficiale, nel centrosinistra e nel centrodestra è tempo di bilanci, autocritiche e rese dei conti.









