Jole e Gratteri, uno sballo di coppia

Ora, dico io, con tutti i guai che abbiamo, il problema dell’Italia, per quattro fascio/clericali che ancora hanno il coraggio di parlare, sono gli spinelli?

Reazionari a tutti i costi che pretendono di dettare, dall’alto di una loro presunta morale, gli stili di vita che ognuno deve adottare.

La cosa grave è che a dire come ci dobbiamo comportare nella società sono personaggi del calibro di Maurizio Gasparri, Carlo Giovanardi, Jole Santelli, che insieme al presunto dottore Rosario Sorrentino e all’immancabile dottor Nicola Gratteri, ieri si sono incontrati nella sala Koch di  Palazzo Madama, per presenziare ad un convegno dal titolo: “Cannabis non è mai leggera”.

Un convegno promosso dalle solite comunità di recupero gestite dal clero che con la scusa della tossicodipendenza hanno fatto i soldi. E continuano a farli. Un lucro aggravato e continuato, giustificato dalla falsa morale tipica di certi preti. Infatti nel bilancio della chiesa pesa tanto la voce “Comunità”.

Luoghi dove oltre il 70 per cento degli “utenti” dopo essere usciti ritorna a farsi. Il loro “approccio” alla tossicodipendenza, lo dicono i dati, ha fallito. Queste strutture servono solo ad ingrassare certo clero. E i loro amici, ovviamente. Non gliene frega niente se ritorni a farti o no. Anzi è meglio che ti rifai così ritorni in comunità.

Mentre tutto il resto del mondo oramai reputa questa discussione superata, cioè la legalizzazione delle droghe leggere, vedi molti stati americani, e quasi tutta l’Europa, nonché mezza America latina, noi siamo ancora qui con Giovanardi, Gasparri, e Santelli a parlare di questo.

Non di quello che, per esempio, succede in Calabria.

jole-gratteri Lo dico a Jole. Corruzione, ‘ndrangheta, cupole, mammasantissima, ladrocinio, disoccupazione, usura, e tutto il cucuzzaro, di questo la Jole non parla.

Perché non promuove un bel convegno a Cosenza sulla corruzione, con Gratteri, oppure sui gravi fatti di Reggio, dove c’è ‘mmischata tutta la banda del centro destra?

E invece no, il suo problema sono gli spinelli. E’ chiaro che cerca di ingraziarsi Gratteri per non far arrestare Occhiuto. Lecca il culo a Gratteri sperando che lo stesso ricambi chiudendo un occhio sui suoi amici. Lo sostiene in questa sua assurda battaglia, per motivi  di opportunità.

Lo sa bene la Jole che il problema, ad esempio a Cosenza, non sono gli spinelli: mezza città si fa di pezzata, compresi molti della sua comitiva. Però guai a parlare dell’uso della coca nei salotti buoni della città. La doppia morale di questi personaggi: di giorno a fare i moralisti e a dare addosso ai consumatori di cannabis, e la notte ai bunga -bunga.

Sentirsi fare la morale da gente di Forza Italia, il partito con il più alto numero di deputati e senatori cocainomani, è inaccettabile. Roba da stintini a mazzacorda. E poi lo dico senza paura: Grattè ci hai fatto la guallera con sta storia degli spinelli. Infatti il suo esordio, a questa specie di convegno, è spietato e perentorio: “C’è differenza tra cannabis e alcool. Non tutte le persone che bevono vogliono ubriacarsi, chi usa marijuana lo fa per lo sballo”.

Gratteri dimentica di dire: 8milioni 265mila sono le persone – quasi 6 milioni sono maschi – che hanno superato i limiti del consumo abituale oltre i quali si rischia di incorrere in problemi di salute, secondo i nuovi “Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti” (LARN) del Ministero della Salute. Tra questi tantissimi minorenni. Dati Istat.

Continua Gratteri: “Tutto ciò che crea dipendenza è ricattabile. Non posso pensare ad un cittadino che può essere ricattato”.

Invece essere ricattato dai corrotti, dai mafiosi, vivere di precarietà, vendersi il voto per fame, si può accettare. Questo non ci scandalizza. Ma parlate di cose serie per favore.

Insiste sempre Gratteri: “Ogni volta che viene legalizzata una sostanza ne deriva che più persone iniziano a farne uso”.

Questo dato purtroppo è frutto di una spicciola ignoranza che come tutte le ignoranze si può combattere solo costringendo l’individuo a studiare. Siccome siamo in un paese parzialmente libero nessuno può costringere Gratteri a studiare questa materia, così come ha fatto per altre. Da dove gli viene questo dato solo lui lo sa. Tutti i dati che arrivano dai paesi che hanno legalizzato, parlano di stabilizzazione dei consumi, oppure di diminuzione, nessun aumento.

Insomma, una crociata simile a quelle ottocentesche portate a vanti del famigerato Esercito della Salvezza, che più che al bene delle anime, mirava a consolidare il proprio potere “temporale”.

Una manica di invasati che preferiscono prendersela con i consumatori di cannabis, piuttosto che con i politici corrotti e mafiosi politici, gli unici importatori di droga. Se proprio volete liberare la società dal male, iniziate col combattere la corruzione dilagante nella nostra città che è l’unico vero problema che abbiamo. Altro che cannabis. PIANTATELA, e cerchiamo di pensare alle cose serie.

GdD