LA CALABRIA BRUCIA E OCCHIUTO STA ZITTO
Purtroppo è un’annata di merda per il nostro presidente Robertino Occhiuto, che ormai in Calabria quando va bene viene chiamato “Occhiu'” e non solo a Cosenza e provincia ma più in generale “il parassita” per il fatto che a 56 anni suonati continua a non avere un mestiere. Perché fare il politico non è… un mestiere e non è… un lavoro.
La prova di quanto diciamo sta, non tanto nei guai giudiziari che si sono aperti sulla sua “capo”, ma nella vera e propria debacle (disfatta se preferite) in cui è caduta una delle sue principali battaglie. Stiamo parlando della famosa campagna “Tolleranza Zero” per gli incendi. Ci dispiace per l’assessore (G)alabrese, quello con la zeppola alla Agnelli, ma la Calabria sta bruciando dal Pollino allo Stretto e per quanto ci riguarda può procedere anche a denunciarci per… procurato allarme. Non temiamo niente e nessuno e in tutta la Calabria e persino sui media di regime stanno trovando spazio le cronache di centinaia e centinaia di rovinosi incendi.
Quanto ai turisti, stia sereno che di certo non arrivano per merito suo e del suo presidente e dei tanti milioni buttati in iniziative ad minchiam. E se c è qualcuno che ha tentato di far scappare i turisti basta lui con la sua ruspa alla ricerca di condutture clandestine che Occhiu’ con la sua sonda SarSa aveva individuato nel nostro mare…
Siccome noi calabresi non abbiamo buona memoria ricordiamo che la campagna “Tolleranza Zero” si incentrava su un messaggio semplice, seducente e comprensibile da tutti. L’immane problema degli incendi il prode Roberto Occhiuto lo stava “vincendo” grazie alla sua intelligenza, al suo intuito e alla sua fermezza fornendo, primo governatore nel… mondo, la nostra regione di una squadra di droni professionali super tecnologici utilizzati per scovare piromani e incendiari in tutta la Calabria. Una battaglia dura che il nostro eroe stava conducendo contro le forze misteriose del male.
L’anno scorso, il 20 di luglio, già postava un video trionfale con la scritta cubitale : “GIA’ BECCATI 34 INCENDIARI CON I DRONI”. Scritta rosso fuoco sovrapposta alle immagini di incendi devastanti sovrapposte a presunti piromani che scaricavano spazzatura o contadini che bruciavano sterpaglie… E poi: “25 droni hanno scovato chi distrugge l’ambiente”. Ad intervalli di pochi giorni sempre la stessa musica e si arrivava al top del trionfo con il servizio del Tg1 con la scritta “CALABRIA MODELLO ESPORTABILE IN EUROPA”. Servizio in diretta con il tecnico che spiega come si lancia un drone e come i 30 droni della regione diretti dalla control room di Germaneto avessero scovato ben 200 incendiari. A proposito, ma questi 200 piromani che fine hanno fatto? Sono ancora nelle patrie galere? Quanti sono finiti sotto processo? Mai un cazzo di dato viene dato, solo parole e paroloni. A saperlo, a saperlo!
Sempre nel servizio del Tg1 si passava a sorvolare i nostri boschi dall’elicottero della Protezione civile con il coordinatore Raffaele Mangiardi che disquisiva su come la regione stesse vincendo la battaglia degli incendi. Naturalmente non c’è stato ospite importante arrivato in Calabria che non sia stato costretto a transitare dalla fantasmagorica control room di Germaneto per vedere schermi giganti che trasmettevano immagini provenienti dai 30 droni delle meraviglie diretti dal nostro superbo presidente di regione e dalla sua squadra.
Dalla control room ci sono passati nel 2023 il capo della Protezione civile dell’epoca Curcio e l’anno successivo Fabio Ciciliano voluto da Giorgia Meloni. Ha pagato l’obolo anche la Presidentessa del Parlamento europeo Metsola (guardate la faccia che fa nella foto…). Tutti a ribadire la stessa filastrocca: che meraviglia, è un’esperienza che verrà esportata in tante altre regioni. Lo diceva anche il Ministro del Sud Musumeci quando a novembre riceveva al ministero Occhiuto con al seguito Mangiardi and company per festeggiare il trionfo del bene sul male.
Il nostro presidente disse che la campagna “Tolleranza Zero” è stato un grande successo che è stato “riconosciuto da unanimi apprezzamenti arrivati dai nostri interlocutori”, e gonfiando il petto ha concluso: “La campagna andrà avanti con sempre più vigore. La Calabria, una Regione del Mezzogiorno si segnala come modello positivo a livello nazionale e internazionale, e questo allo stesso tempo ci riempie di orgoglio e ci stimola a fare ancora meglio”. E Musumeci: “L’esperienza calabrese può diventare da esempio e stimolo per le altri Regioni”.
Purtroppo anche quest’anno nessuna altra regione ha pensato di copiare la nostra iniziativa. E abbiamo riiportato le parole di Occhiuto perchè è da allora che tace e non dice nulla sui droni e sulla campagna “Tolleranza Zero”. Veramente in giugno ha tentato di lanciare un nuovo filone, quello della nuova sonda SarSa che andava a scovare tubi e tubicini sospetti in riva al mare. Un fallimento totale che sembra già archiviato miseramente. Ma quanto ci costano tutte queste minchiate del presidente Occhiuto? Non essendoci un’opposizione nessuno lo chiede. Pardon, forse il M5S dopo anni di silenzi si è svegliato e chiede chiarimenti su dove sono finiti i famosi droni. Ma è poca roba, che è già evaporata…
Occhiu’ tace perché quest’anno gli incendi stanno tormentando la nostra regione dal Pollino fino allo Stretto come non era mai accaduto prima. Non che l’anno scorso i dati fossero migliori, ma quest’anno stiamo toccando il fondo. La Calabria è stata nel 2024 la seconda regione per incendi dopo la Sicilia. Solo che i dati non sono mai stati evidenziati. Quest’anno la situazione è ancora più drammatica. Sembra quella del 2022. Gli incendi non risparmiano boschi, vegetazione, città e borghi. A fine luglio usciranno i dati dell’Ispra.
Quelli dall’inizio dell’anno sono già catastrofici nonostante la regione Calabria abbia tentato di camuffarli dicendo che fossero stati poche decine. Quando la realtà non piace la si cambia. Il comandante dei Vigili del fuoco ha offerto un dato drammatico. Oltre 1300 sono stati gli incendi nel solo mese di giugno. 441 nella provincia di Cosenza, 320 in quella di Reggio Calabria, 253 a Crotone e provincia, 200 a Catanzaro e 110 a Vibo Valentia. Solo in giugno ci sono stati 17 interventi da parte dei canadair. Solo il 29 giugno si sono registrati 107 incendi boschivi in tutta la Calabria. E purtroppo dalle notizie che giornalmente ci sono arrivate nel meso di luglio la situazione è stata ancora piu’ nefasta. La Calabria brucia e con essa è andato a fuoco il baraccone messo su a fini pubblicitari dal nostro presidente Occhiuto. Rimane l’impegno degli addetti ai lavori, dai vigili del fuoco, ai carabinieri forestali, agli operai della Protezione civile, ai volontari delle associazioni, i veri eroi di questa battaglia che richiederebbe serietà, programmazione, e non facile propaganda. Purtroppo è questa la Calabria dello spettacolo che Roberto Occhiuto ha costruito in questi anni e che oggi sta cadendo a pezzi. Talmente a pezzi che lui stesso non riesce più a dire… un piffero! Povera Calabria nostra.
Per chi è interessato a percorrere tutte le tappe di questi ultimi due anni vi invitiamo a leggere due dei tanti nostri articoli nel silenzio assoluto della politica e degli altri giornali intentia ad esaltare le imprese del nostro cazzaro di Calabria.
1) STAGIONE 2024: https://www.iacchite.blog/calabria-robertino-i-droni-e-gli-incendi-breve-storia-triste-di-una-propaganda-piena-di-menzogne/
2) stagione 2023 con il mitico nonno e nipotino trattati come criminali puri: https://www.iacchite.blog/calabria-in-fiamme-occhiuto-e-i-suoi-droni-come-le-volanti-di-arbore-breve-storia-triste-della-campagna-tolleranza-zero/










