La Calabria parassita di Roberto Occhiuto: chiacchiere, clientele e campagna elettorale, altro che “lavoro”!

di Giuseppe Tassi

La domanda nasce spontanea: ma ha più poteri Donald Trump oppure Roberto Occhiuto? La domanda potrà sembrare scema, ma rifletteteci un po’ su e vedrete che non lo è affatto. Donald Trump è presidente da poco più di tre mesi e nonostante i suoi grandi poteri la sua presidenza assomiglia un po’ ad uno stop and go. Un giorno annuncia il cessate al fuoco in Ucraina, e il giorno dopo la guerra continua tragicamente. Un giorno annuncia i dazi stratosferici contro tutto il mondo e dopo due giorni ci pensa Wall Street a fargli fare marcia indietro.

Anche un presidente autoritario come Trump non può non tenere conto delle reazioni dei mondi finanziari, economici, culturali, in cui è stratificata la società americana. L’uomo solo al comando, lo è, ma solo fino ad un certo punto. E mentre Donald Trump viene accusato nel vecchio continente e in Italia di autoritarismo, nessuno nel nostro paese vede i poteri straordinari che sono concentrati nelle mani del Presidente Roberto Occhiuto.

Oggi, senza possibilità di essere smentito, possiamo dire che Roberto Occhiuto è il governatore più potente d’Italia. Eletto presidente di regione quasi quattro anni fa, la prima cosa che chiese fu di diventare anche Commissario alla Sanità. Il governo Draghi lo accontentò subito, e a novembre 2021 ecco la sua nomina. Lui naturalmente ringrazia tutti: “Ringrazio il premier Mario Draghi al quale ho chiesto un incontro per approfondire i temi che riguardano la Calabria… . Da domani sarò, dunque, impegnato anche su questo delicato fronte, e sulla riforma della sanità si misurerà il successo o meno del mio governo regionale”.

Cambiamenti in questi quattro anni non se ne sono visti, nonostante i tanti proclami, e a poco più di un anno dalle prossime elezioni regionali, Roberto Occhiuto chiede di essere nominato Commissario straordinario alla realizzazione degli ospedali che da decenni vengono promessi ai calabresi da tutti i presidenti che si sono succeduti. Naturalmente viene accontentato subito dal governo Meloni e in un batter d’occhio, Ciciliano, capo della Prociv, lo nomina commissario straordinario agli ospedali. In pratica Roberto Occhiuto è diventato commissario per gli ospedali al posto di Roberto Occhiuto commissario alla sanità, che a sua volta affianca il presidente di Regione Occhiuto Roberto.

Mai visto in Italia un concentrato di poteri così forti in una singola persona. Neanche ai tempi del Covid in cui l’equilibrio tra poteri centrali e regionali bene o male si sono mantenuti. Ci ha messo poco tempo Roberto Occhiuto a vestire le spoglie del comandante in capo efficentista e decisionista. Ora, posta sulle sue pagine social due filmati, il primo dal cantiere dell’ospedale di Vibo e il secondo da Sibari. Il ritornello è sempre lo stesso: “Gli altri fanno polemiche, fanno parole. Io lavoro… (ribadiamo che la parola “lavoro” associata a lui è un insulto ai veri lavoratori…). Questo – ha aggiunto a Vibo – era un ospedale solo sulla carta. Hanno fatto 25 volte la posa della prima pietra. Oggi sta crescendo in altezza e, grazie ai poteri che sono riuscito ad ottenere dal Governo, crescerà molto velocemente nei prossimi mesi.”. A Sibari addirittura mostra il cucuzzolo da dove i suoi predecessori proclamavano l’inizio dei lavori del nuovo ospedale. Occhiuto afferma che lui “lavora” e gli altri hanno fatto chiacchiere. Ma verrebbe da domandargli dov’era in questi anni visto che è da quattro anni commissario alla sanità e i nuovi ospedali non hanno fatto passi da gigante… “Lavorava” con i soldatini nella central room? Occhiuto, il lavoro è una cosa seria e tu non hai mai lavorato un solo giorno nella tua vita. 

Sembra di essere già in piena campagna elettorale. E vedrete che questa narrazione si farà sempre più incalzante e continua, sperando di arrivare all’inaugurazione di uno di questi ospedali, ma anche alla sola apertura di un plesso, di un reparto, di un pronto soccorso. E intanto dei soldi del PNRR previsti per la messa in sicurezza dell’ospedale di Vibo non se ne parla più, del cantiere che doveva essere aperto per fine marzo si sono perse le tracce, i commissari governativi si sono appiattiti sulle scelte di Occhiuto di rinviare i lavori e di utilizzare i fondi del programma di coesione. E i soldi previsti dal PNRR che fine faranno, saranno tutti dirottati per comprare armi? Degli investimenti per la creazione delle case di cura non si hanno notizie. Il sistema di potere politico messo su da Roberto Occhiuto sta per raggiungere la piena efficienza. Sanità da un lato, agricoltura dall’altro, in mezzo turismo e cultura controllati attraverso la Calabria Film Commission e il cerchio magico si chiude. Anche qui con una gestione poco trasparente. La Calabria dello spettacolo ideata da Occhiuto ha messo i motori al massimo in vista delle prossime elezioni regionali. A Roberto Occhiuto Donald Trump fa un baffo, un dilettante allo sbaraglio.