di Santo Gioffrè
Ma cos’è diventata la Calabria negli ultimi 20 anni? Un’Afrodite Pandemia? Una Matrona dalle favolose aperture? Apprendiamo che il già sostituto procuratore generale di Reggio Calabria Prestipino, nonché già procuratore di Roma, nel corso di un’intercettazione che ancor prima, visivamente, di veder camion, escavatori e il prode padano in groppa ad una gru a dirigere, avrebbe rivelato notizie riservate a De Gennaro, capo del consorzio costruente, su inchieste attualissime, condotte da cinque procure, legate a piste su Cosa nostra e ’ndrangheta in merito ai lavori per il PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA.
Cioè, prima che tutto abbia inizio, si sospettano ingenti infiltrazioni di ‘ndrangheta sui lavori e, come sempre, storicamente avvenuto, miliardarie mazzette. Ma possibile che mentre la Calabria muore, le multinazionali del Nord e la ‘ ndrangheta si nutrano della sua carcassa? Possibile che da 20 anni, dentro la Sanità Calabrese, opera, indisturbata e protetta, una cosca di colletti bianchi che ha causato la fine della sanità pubblica rubando 7 miliardi e finanziando, con altri 7 miliardi, la sanità del Nord Italia? Possibile che di fronte a tutto questo, ancora votate questa gentaglia e non avete la forza, come i morituri, di gridare l’ultima voglia di ribellione?