La Meloni e le sue fantasmagoriche domande: le ultime parole famose…

di Pino Tassi

La Meloni avrebbe  chiesto ai superstiti e ai familiari delle vittime di Cutro: se fossero “a conoscenza dei rischi del viaggio”.

Per sottolineare la gratuità brutalità, o meglio ancora la minchioneria, di queste parole, è come se ricordando altri anniversari tragici del nostro paese avesse detto:

–      Giovanni Falcone: ma non lo sapeva che era rischioso andare in Sicilia ?

–      Paolo Borsellino: ma non lo sapeva che era rischioso andare dalla mamma?

–      Giulio Regeni: ma non lo sapeva che rischiava in Egitto? Poteva restare a Londra.

–      Aldo Moro: ma proprio con i comunisti doveva fare il governo ?

–      Vittime Ponte Morandi: ma non lo sapevano che il Ponte era pericoloso ?

–       Vittime ThisssenKrupp: ma non lo sapevano che mancano i mezzi di soccorso, proprio lì dovevano andare a lavorare?

–      Strage di Viareggio: ma  non lo sapevano che abitare vicino ai binari era rischioso ?

–      Vittime Buca: ma non lo sapevano che a rimanere con i russi rischiavano la vita ?

–      Strage Ustica: non lo sapevano che volare con Itavia era pericoloso?

La Meloni e il suo governo mai pronuncerebbero simili Minchiate. E allora la domanda nasce spontanea: perché invece sui migranti e sulla strage di Cutro c’è libertà di sparare cazzate e minchiate ogni santo giorno da quel tragico 26 febbraio ?