La nave quarantena al largo della costa di Corigliano, 293 cabine per l’accoglienza dei migranti

Stazionerà al largo delle coste di Corigliano la nave “Gnv Aurelia”, dotata di 293 cabine e destinata all’accoglienza dei migranti in quarantena. In un primo momento sembrava destinata all’attracco a Gioia Tauro, nelle banchine del porto di transhipment più importante del Mediterraneo che, dopo una crisi che sembrava irreversibile, sta vivendo in questo periodo una crescita di traffici sbalorditiva. L’ipotesi è caduta dopo le vibrate posizioni contrarie espresse dall’amministrazione, con il vicesindaco Romano, dall’opposizione, con il consigliere Cangemi, dagli stessi residenti.

La motonave stazionerà dunque nel porto di Corigliano, dove evidentemente la classe politica (ormai c’è ben poca differenza da fare…) ha ritenuto di poter fare quello che vuole senza che nessuno protesti… ma potrà allo stesso tempo – dicono i padroni del vapore per indorare la pillola ai corigliano-rossanesi – essere chiamata a compiere spostamenti presso le coste meridionali della Calabria, le coste orientali e meridionali della Sicilia. L’attività di assistenza a bordo e di sorveglianza sanitaria sarà svolta da personale della Croce Rossa. Da parte sua, la Capitaneria di porto di Corigliano è stata incaricata dal Ministero di attivare una commissione tecnica assieme all’Usmaf (Sanità marittima ndc) per verificare l’idoneità della conversione della motonave in sistema di isolamento protetto passeggeri e il rispetto delle prescrizioni. Sarà contenta anche la capra che sta alla Regione, fautrice della nave quarantena, che continua a regalare soldi in chiave assistenzialistica borghese-mafiosa, che poi è l’essenza del suo squallido (e viscido) elettorato.