La Santelli invita tutti in Calabria: ma c’è o ci fa?

La Santelli ai lombardi: “Venite in Calabria”. Ma c’é o ci fa?

Nessun razzismo né pregiudizi verso il popolo lombardo ma qui si tratta della salute dei calabresi ma anche dell’economia calabrese e cercheremo di spiegarlo in breve.

É controproducente invitare i lombardi a scendere in Calabria come ha fatto la Santelli durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” (per lei forse sarebbe più appropriata una vita e non solo un giorno) in quanto significa da un lato rischiare perché é l’unica regione ancora con numeri alti di contagio ma sopratutto non si tiene minimamente in conto che in questi mesi il messaggio mediatico che é passato con bombardamenti quotidiani sui media é quello della paura come testimoniano tutti i sondaggi nazionali nel merito.

Di conseguenza, ci chiediamo se far sapere che arriveranno in massa i lombardi non sia controproducente perché secondo voi i calabresi, che in questa fase in cui pochi partono per le vacanze rappresentano l’unica certezza per il turismo locale, andranno a fare le vacanze in Calabria oppure spaventati da questi proclami andranno altrove magari nella vicina Basilicata, Sicilia e Campania che stanno avendo un profilo più basso?

A nostro avviso prevarrebbe la paura e quindi a fronte dei (pochi) lombardi che effettivamente scenderanno in Calabria ci saranno (molti) calabresi che la eviteranno per le vacanze avendo sentito messaggi del genere dalla loro Presidente in un momento in cui tutti i media continuano a parlare della pericolosità della Lombardia e quindi tutto ciò potrebbe dare la botta finale all’economia calabrese.

Rifletta la Santelli sul fatto che gli annunci sui media nazionali dovrebbero essere pesati e centellinati in questa fase perché capaci di generare fenomeni negativi sia a livello sanitario che economico come questo che abbiamo cercato di spiegare.

Il che non significa proibire ai lombardi di venire in Calabria ma semplicemente di non fare annunci “spettacolari” per un po’ di popolarità in più e quindi di parlare meno e lavorare di più e cioé pensare solo a garantire ai calabresi che chi verrà nella nostra regione non é infetto attraverso controlli seri e rigidi ed inoltre facendo rispettare alla lettera i protocolli di sicurezza.

Ma forse, visto che la Santelli non é in grado di garantire niente di tutto ciò, preferisce la strada comoda della notorietà pubblica per se stessa, quella notorietà che non ha mai ottenuto in 25 anni di politica se non per le gaffe su Isis e razzismo ed in tutto ciò chi se ne frega dei calabresi e dell’economia calabrese. D’altronde é lo schema che sta adottando dall’inizio della pandemia.

Riscatto Del Sud