L’allarme di Laghi: «Quasi 500 gli addetti delle pulizie delle strutture sanitarie senza stipendio. Asp di Cosenza e Regione vigilino sulla vertenza»

L’allarme di Laghi: «Quasi 500 gli addetti delle pulizie delle strutture sanitarie senza stipendio. Asp di Cosenza e Regione vigilino sulla vertenza»

Il consigliere regionale nelle prossime ore depositerà una nuova interrogazione su un problema che rischia di deflagrare. «Si faccia grande attenzione anche al passaggio tra vecchio e nuovo appalto»

«Gli undici addetti al servizio di igiene dell’ospedale di Cariati ed i circa 70 impiegati nello spoke di Corigliano Rossano sul piede di guerra, sono solo la punta dell’iceberg di un problema che sta per deflagrare. Come denunciato anche dai sindacati, sono quasi 500 i lavoratori in servizio nelle strutture sanitarie gestite dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, a trovarsi nelle medesime condizioni. Quindi con tre mesi di stipendi arretrati, in molti casi in situazioni familiari monoreddito e sotto la gestione di società a quanto pare in crisi. Tant’è che la stessa Asp sembra stia per affidare il servizio di pulizie ad altri. Si tratta di lavoratori che svolgono un lavoro delicato e di una commessa assai rilevante – circa 45 milioni di euro –: aspetti che richiedono una stretta vigilanza.

Nei giorni scorsi ho già presentato un’interrogazione per chiedere lumi sulla situazione in cui versano i lavoratori dell’ospedale di Cariati e nelle prossime ore ne depositerò un’altra perché serve fare luce sull’intera vertenza che, come ormai acclarato, coinvolge tra 450 e 500 dipendenti. Chiederemo anche grandissima attenzione nella tutela dei livelli occupazionali, al momento del passaggio di lavoratori da un’azienda all’altra. Asp e Regione vigilino su tutti i processi in atto e intervengano, ove necessario, a ristorare i lavoratori, in attesa della riorganizzazione del servizio di igiene degli ospedali e di tutte le strutture sanitarie che rientrano nella governance dell’Asp. In un momento così delicato dell’anno, alla vigilia delle festività natalizie, non si possono lasciare intere famiglie senza un’entrata, per di più da mesi». Lo dichiara il consigliere regionale e segretario questore, Ferdinando Laghi.