IL PD PROPONE… AL PD DORIS LO MORO DEL… PD A SINDACO DI LAMEZIA TERME
Il Pd di Lamezia Terme ci informa che Doris Lo Moro sarà la candidata del centrosinistra alle prossime elezioni comunali del 2025. Tutto chiaro? Insomma, non proprio… Il comunicato stampa è tutto un gioco di parole e di frasi fatte. Ma arriviamo al nocciolo: “… A tal fine, ritiene utile farsi carico di una proposta che possa aiutare la coalizione a ritrovare coesione e unità, e per l’autorevolezza che deve avere Lamezia per riconquistare il ruolo che merita nel panorama regionale e nazionale, la direzione cittadina del Pd proporrà, nei prossimi giorni, sia al tavolo del centrosinistra sia al coordinamento del PD la figura dell’ex parlamentare e già sindaco per due mandati negli anni ’90 Doris Lo Moro come candidato a sindaco per le prossime consultazioni amministrative della città di Lamezia…”.
Quindi per riassumere: il direttivo del Pd di Lamezia terme propone Doris Lo Moro come candidata e la proposta sarà sottoposta al tavolo del centrosinistra. E fin qui niente di strano, lo strano nasce quando si scrive che la proposta sarà sottoposta anche al coordinamento del Pd. Quindi il Pd propone… al Pd la candidatura Lo Moro. Più che un partito sembrano Toto’ e Nino Taranto: “Sa… noi ci carichiamo e ci scarichiamo a vicenda”. Questa è la sintesi migliore. Non solo: per far passare la proposta si augurano che si superino divisioni e travagli… “ll Pd auspica che il tavolo di centrosinistra, progressista e ambientalista superi il travaglio e i tormenti degli ultimi mesi e contribuisca alla definizione di un credibile progetto di forte rilancio della città”.
E’ come quel marito che predica la convivenza pacifica in famiglia e continua a fare i cazzi suoi organizzando festini e sperperando denari. In pratica, la candidatura Lo Moro, che oggi tutti i giornali danno per decisa, non è altro che l’ennesimo colpo di mano da parte del segretario Gennarino Masi e del gruppo che ruota intorno alla candidatura della Lo Moro.
Gennarino Masi è stato contestato più volte da parte degli iscritti del Pd di Lamezia Terme che ne hanno chiesto più volte le dimissioni. Per superare questi contrasti si è arrivati a formare un coordinamento cittadino con quattro elementi che hanno il compito di dirigere il Pd in città sulla scelta della candidatura. Da ciò che il comunicato riporta ci sembra che più che ufficializzare una scelta, sia un voler forzare la scelta e mettere con le spalle al muro coordinamento Pd e coalizione. Sembra quasi una mossa disperata: o la va o la spacca.
Ma tutta la vicenda della candidatura Lo Moro sembra studiata a tavolino a più livelli. Dalla discesa in campo annunciata in pompa magna sul Corriere della Calabria oltre un anno fa a cui segui l’apprezzamento via stampa proprio di… Gennarino Masi. L’arrivo di Gianni Speranza ha un po’ scombussolato i piani, però tutti i poteri mediatici, politici ed economici sono andati avanti come dei caterpillar su questa scelta. Ci si è inventati i risultati di un sondaggio, dal costo di 12 mila euro, solo per far scrivere ai giornali amici che la Lo Moro era la candidata vincente. Però di questo sondaggio il Pd calabrese si guarda bene da darne il risultato e non si capisce il perché.
Si manda in avanscoperta l’associazione di Guarascio “Gargamella” per far proporre la Lo Moro al tavolo delle trattative. Anche qui una specie di ricompensa visto che la Lo Moro propose Guarascio cinque anni fa con un flop terribile. E si apre una campagna mediatica da parte di Paola Militano e del Corriere della Calabria contro Jasmine Cristallo, rea di non appoggiare la candidatura Lo Moro e di ricercare terze soluzioni. E Jasmine Cristallo denuncia le ingerenze di certa stampa: “… Che piaccia o meno alla zelante direttrice di una testata locale online, che compie ingerenze inaccettabili, si compiace di etichettare come “comari” le dirigenti di un partito e di definire “pettegolezzi” le loro posizioni politiche e che non prova imbarazzo a firmare un pezzo intriso di livore personale e sessismo spicciolo…”.
E si arriva alla nuova forzatura di oggi. Vedremo che faranno il coordinamento cittadino piddino e il Pd di Nicola Irto e di Elly Schlein: se abbasseranno la testa o se interverranno. Certo, fa impressione vedere i risultati così modesti del famigerato rinnovamento piddino. Vedremo anche che faranno il tavolo della coalizione e il M5S. E’ singolare da una parte che la Sinistra di Fratoianni a cui apparteneva Speranza fino a qualche anno fa abbia invece sposato la candidatura Lo Moro. Forse è una vendetta tardiva. E vedremo che ruolo svolgerà il nuovo M5S di Conte in Calabria. Se accetteranno di continuare a fare le comparse in tutta la vicenda e a ricoprire il ruolo di cespuglio del Pd o se si “ribelleranno”. Noi saremo qui a raccontarvelo.