Lamezia 2025. Lo Moro parla di “chiarezza” ma per il suo amico Guarascio (sempre presente) neanche una parola…

LAMEZIA 2025. FACCIAMO CHIAREZZA
Cresce l’attesa per il ballottaggio di Lamezia. Doris Lo Moro in uno dei suoi tanti post elettorali afferma perentoria che “a Lamezia non è solo una scelta tra due candidati, ma  una scelta tra due modi di vivere la politica. Si scontrano due modi di vivere la politica. Tra chi dice dove vuole portare la città e chi preferisce il silenzio, gli slogan e i supporter che parlano al posto suo… La vera domanda è: in che città vogliamo vivere? In una città trasparente dove le scelte si fanno alla luce del sole oppure in una città dove le scelte si fanno lontano dalla voce dei cittadini? Io ho scelto la trasparenza, la responsabilità, il servizio. Diciamo le cose come stanno. Facciamo chiarezza”. 
Doris Lo Moro ha perfettamente ragione. E allora diciamo le cose come stanno e facciamo chiarezza. Ma facciamola davvero, non come dice lei…
Nel suo comizio di domenica scorsa con la parola d’ordine “facciamo chiarezza” nel pubblico presente all’iniziativa appare Eugenio Guarascio, grande sostenitore della candidatura della Lo Moro, che é stato l’apripista quando il centrosinistra era spaccato. In più è il padre fondatore dell’associazione Nuova Era che ha presentato una lista in appoggio alla Lo Moro.
Eugenio Guarascio era anche consigliere comunale eletto cinque anni fa  quando fu candidato dal Pd alla carica di sindaco non arrivando neanche al ballottaggio. Oggi con la sua associazione Nuova Era fa parte permanentemente  del tavolo progressista. Nei mesi scorsi Eugenio Guarascio è stato indagato dalla Dda di Catanzaro per inquinamento ambientale, traffico illecito di rifiuti e associazione mafiosa. La Dda ha comunicato nei giorni febbrili delle trattative la chiusura delle indagini su di lui. E dunque l’imminente processo contro di lui e contro i suoi sodali.
Facciamo chiarezza. Essere indagato non equivale a una condanna, certo… Può darsi che l’intera vicenda si andrà sgonfiando. Ma una cosa è la vicenda giudiziaria e un’altra è la questione politica. Doris Lo Moro e tutta la sua coalizione in questi mesi non hanno mai speso una parola su questa vicenda. Nessuna trasparenza, nessuna chiarezza. Silenzio assoluto. L’autorevolezza non si esibisce a parole, o nei comizi. Se Doris Lo Moro fosse stata veramente autorevole avrebbe potuto tranquillante ribadire la sua amicizia e la sua stima e nello stesso tempo avrebbe potuto chiedere a Eugenio Guarascio di dimettersi da consigliere comunale per una questione di opportunità politica. Invece anche lei ha fatto finta di nulla, si è girata dall’altra parte. Ha scelto il silenzio. Tutto il resto sono parole parole parole buone per un comizio sul Corso Numistrano riscuotendo anche gli applausi di Eugenio Guarascio. Arrassusia, come dicono a Cusenza…