di Igor Colombo
Nel gennaio del 1077 si verificò un curioso episodio: l’imperatore Enrico IV dovette recarsi in quel di Canossa, borgo emiliano, per inchinarsi a papa Gregorio VII con il quale era entrato in forte attrito per via della disputa sulla nomina dei vescovi. La Chiesa ebbe la meglio ed il povero Imperatore dovette umiliarsi per farsi ricevere da Gregorio VII, attendendo per tre giorni al gelo, la volontĂ del pontefice.
Questo evento oggi ricorda tantissimo quello che sul versante politico si sta per verificare in queste ore nella cittĂ di Lamezia Terme subito dopo il primo turno delle amministrative per eleggere il nuovo sindaco. Pare infatti che il governatore Occhiuto si stia per recare nella cittĂ della piana per convincere il dott. Gianpaolo Bevilacqua ad appoggiare al prossimo ballottaggio dell’8 e 9 giugno, il centrodestra.
Bevilacqua, autosospeso da Forza Italia, ha deciso di correre da solo in queste elezioni amministrative ottenendo un successo strepitoso con il 24% di preferenze e con la candidata piĂą votata in una sua lista in cittĂ . Il candidato sindaco del centrodestra, l’avvocato Mario Murone, persona perbene e valido professionista, uomo pescato dalla societĂ civile e fortemente voluto dal deus ex machina, Pino Galati, ha ottenuto il 44% che non gli ha consentito di vincere al primo turno contro un centrosinistra giĂ debole e diviso in partenza, guidato dalla dottoressa Doris Lo Moro che si è fermata al 31,77% .
Di curioso in tutto questo ci sta da una parte, Murone che più volte ha dichiarato di non volere alcun apparentamento con Gianpaolo Bevilacqua, posizione rafforzata dalle dichiarazioni del deputato Domenico Furgiuele della Lega il quale ha affermato, dinanzi ai microfoni di una emittente locale, che il loro candidato sindaco ha piena autonomia e potere decisionale in merito a ciò che vorrà fare al ballottaggio.
Dall’altra parte questo incontro cercato da Roberto Occhiuto con Bevilacqua per farlo di fatto desistere e convincerlo per sostenere la coalizione di centrodestra al prossimo turno di ballottaggio. Bisogna ora vedere cosa deciderĂ Bevilacqua, il quale pare orientato a lasciare il suo elettorato libero, che come Gregorio VII a Canossa, vedrĂ davanti a lui un illustre rappresentante del suo ex partito a chiedere come Enrico IV, udienza. Il tutto è comunque esilarante è rafforza l’idea di chi, giĂ alla vigilia della campagna elettorale, vedendo il candidato sindaco del centrodestra, lo ha considerato come un pupo calato dall’alto dagli abili registi, non tanto occulti, del centrodestra, che da lustri ormai, fanno il bello ed il cattivo tempo a Lamezia.









