Lamezia, caso sospetto di coronavirus: la nota della Regione. “Paziente senza sintomi”

Dalla Regione Calabria arriva una nota ufficiale che spiega la situazione relativa ad un caso sospetto di coronavirus.

“In merito al caso sospetto di Covid19, registrato ieri sera presso l’aeroporto di Lamezia, si fa presente quanto segue. La paziente, di 26 anni, domiciliata a Catanzaro, era di ritorno da Venezia (aereo con scalo a Fiumicino) ieri sera. Nelle ultime 24-36 ore aveva partecipato ad un convegno insieme ad un collega, a sua volta contatto del trentottenne identificato come “caso 1” a Codogno e ricoverato per Covid19. Lo scanner termico presente in aeroporto ha restituito una temperatura di 37.5 gradi in assenza di altri sintomi. Temperatura in ospedale 36.9. Provenendo da area italiana ad altissima sorveglianza, la donna è stata ricoverata al reparto di “Malattie infettive” dell’Ospedale “Pugliese” di Catanzaro (struttura regionale individuata quale riferimento per l’emergenza) in regime di isolamento a pressione negativa. La paziente non è transitata per il Pronto Soccorso, giungendo direttamente in reparto. Attualmente la situazione è sotto controllo e la paziente è completamente asintomatica. I risultati del test per SARS-CoV19, effettuato in sede, si attendono per la tarda mattinata”. Fin qui la Regione. Il risultato adesso è arrivato e la donna NON È AFFETTA DA CORONAVIRUS. Si tratta di un semplice stato influenzale.

Catanzaro – “Non c’è alcun caso di coronavirus a Catanzaro”. Lo ha detto il sindaco, Sergio Abramo, dopo essersi messo in contatto con il responsabile del Pronto soccorso del Pugliese-Ciaccio, Peppino Masciari. Al primo cittadino sono infatti state fornite precise rassicurazioni sulle condizioni della persona, arrivata in Calabria con un volo dal Veneto, e ricoverata nell’hub del capoluogo per febbre alta. “In base ai primi risultati il paziente sarebbe affetto da una comune influenza”, ha aggiunto il sindaco invitando la cittadinanza “a non farsi prendere dal panico, perché la situazione è sotto controllo” e sottolineando che in Calabria, come in tutta Italia, i presidi ospedalieri sono attrezzati a far fronte ad eventuali casi sospetti.