Egregio direttore,
volevo un suo personale parere sui “nuovi” (?) commenti alla proposta di emendamento alla convenzione “Retail Entertainment Center” (altrimenti nominato Borgo Antico oppure ICOM) che le associazioni lametine stanno facendo e molto pubblicizzate sulle testate locali… In particolare la testata che si è presa la briga di ripubblicare la sua vecchia copertina di venti anni fa. A me sembra proprio che si stia trasmettendo un film già visto i cui manovratori sono i soliti amici delle varie cosche (in primis i fratelli Perri proprietari del Centro Commerciale Due Mari di Maida e fratelli Rettura perché gestiscono il mercato degli alimentari del Lametino), che molti non abbiano una chiara conoscenza delle problematiche che riguardano l’area interessata dal progetto e che, soprattutto, si parli solo per creare danno alla città.
Mi permetto di scrivere ciò perché da cittadina lametina è da circa vent’anni che mi interesso del problema. Ho partecipato per vent’anni e sono stata invitata a discussioni ed incontri. Ero presente quando, nel 2002, nel 2003, nel 2004 e nel 2005, l’intellighenzia lametina di destra e di sinistra contestò il progetto e la chiusura della conferenza dei servizi che aveva approvato il progetto “Retail Entertainment Center”. Una contestazione vergognosa di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. All’epoca ero più giovane e molte cose non le capivo ma in quelle riunioni era palpabile la presenza di grandi burattinai che, senza essere presenti, tiravano i fili dei burattini che boriosamente adducevano motivazioni da salvatore della patria. Mi chiedo e Le chiedo se sono ancora gli stessi i burattinai ed i burattini.
La mia è più che altro una curiosità di cittadina lametina e non ho certo le conoscenze per poter giudicare un progetto così complesso. Ma mi permetta di fare alcune osservazioni.
Oggi il diritto a costruire della “Retail Entertainment Center” non può essere messo più in discussione perché esiste una “legittimità urbanistica dell’intervento stabilita con sentenza del Consiglio di Stato n. 4817/2018, che ha ribadito la sentenza del TAR Calabria, determinando l’obbligo da parte del Comune di Lamezia Terme al rilascio del permesso di costruire, a seguito di variante urbanistica al PRG, ex art. 14 LR 19/2002, decretata con sentenza del Consiglio di Stato n. 2436/2006, che confermava la sentenza del TAR Calabria n. 122 del 6 febbraio 2006, con la quale veniva attestata definitivamente l’edificabilità dell’area per variante urbanistica.” (non lo dico io ma è scritto praticamente in tutti i documenti pubblici di tutti gli enti coinvolti).
Questo progetto vent’anni fa fu molto osteggiato da alcuni ambienti politici lametini. Gli stessi che poi governando non sono stati capaci di risolvere la problematica della chiusura delle attività commerciali al centro di Nicastro e di Sambiase, dell’approvazione o del diniego della concessione al “Retail Entertainment Center”, del controllo del peso del centro commerciale due mari di Maida, del centro commerciale Ligea Center di Gizzeria, e dei tanti piccoli centri commerciali nati nel cuore di Nicastro e Sambiase… Oppure, ultimo cronologicamente, la realizzazione del centro commerciale ove era la vecchia cantina di Sambiase con lo scandalo delle autorizzazioni illegittime e l’autorizzazione all’abbattimento di un bene in teoria vincolato dalla soprintendenza per i beni culturali. Ma a Lamezia Terme i cattivi restano sempre e solo quelli del “Retail Entertainment Center”.
Di fatto fare ostruzionismo a questo progetto è costato alla comunità lametina una quantità di denaro che è molto superiore agli oneri che la stessa “Retail Entertainment Center” pagherà per avere la concessione. Quindi è certo che noi oggi partiamo con un enorme svantaggio. Mi chiedo: conviene continuare a provare a fare contestazioni ad un imprenditore che rivolgendosi ai massimi livelli della giustizia italiana è già riuscito ad avere ragione sulle pretese dei nostri illuminati amministratori? Tra gli atti del dibattimento al Consiglio di Stato (che ha sempre dato ragione all’imprenditore catanzarese) si legge che il Comune di Lamezia Terme ha già provato a chiedere alla “Retail Entertainment Center” il pagamento del cambio di destinazione d’uso dei suoli. I giudici, dando torto al Comune di Lamezia Terme, hanno messo la “Retail Entertainment Center” nella condizione di chiedere i danni per i ritardi nel rilascio della concessione. Ma oggi sul serio qualcuno a Lamezia Terme ha ancora intenzione di ripercorrere questa strada ricominciando tutto da capo?
Sciocche sono anche le paure manifestate da alcuni in riferimento al rischio di chiusura delle poche attività commerciali rimaste a Nicastro e Sambiase. Se è successo che i magazzini di Nicastro e Sambiase sono vuoti e sfitti non è certo colpa dei centri commerciali. Anzi. Se una responsabilità c’è bisognerebbe cercarla proprio nei politici e nelle amministrazioni che hanno sempre fallito i tanti tentativi di ravvivare le attività commerciali residenti nei centri urbani. Le amministrazioni hanno già provato a ridare slancio a questa condizione. Ricordo per tutte l’esperienza del “centro commerciale naturale” avviato a Nicastro e Sambiase di cui restano solo dei tristi cartelli stradali abbandonati a sé stessi è ricoperti gli adesivi e pubblicità abusiva. E dei tentativi di riattivare il commercio di prodotti agroalimentari a chilometro zero nei mercati di Nicastro e Sambiase di cui nessun agricoltore ha avuto vantaggio? Oggi i banchi di vendita ipertecnologici sono finiti buttati ed i mercati sono ritornati ad essere la triste memoria di un glorioso passato di vocazione agricola che queste città hanno avuto.
Anche quando al Centro Commerciale Due Mari hanno chiuso molte delle sue attività commerciali di certo non si sono riprese le piccole attività commerciali nei nostri centri urbani.
Ho letto con attenzione la convenzione che sarà portata in consiglio comunale. Quello che ho capito è che abbiamo chiesto a “Retail Entertainment Center” (lì nominata ICOM) di costruire e cedere al Comune di Lamezia Terme a titolo gratuito le strade e gli svincoli di accesso al nuovo Palazzetto dello Sport, di costruire e cederci gratuitamente una consistente area di parcheggi per le manifestazioni sportive e che si costruisca a spese della “Retail Entertainment Center” e poi ceduta gratuitamente al Comune di Lamezia Terme un circuito di verde da attrezzarsi ad attività sportive. Tutte queste opere saranno a carico “Retail Entertainment Center” non solo nella realizzazione ma anche nella manutenzione e nel mantenimento. Sembra che la “Retail Entertainment Center” realizzerà e cederà anche una serie di servizi (illuminazione pubblica, servizi idrici e fognari, ecc) che saranno a servizio del nuovo Palazzetto dello Sport.
Insomma, leggendo la convenzione sembra proprio che la “Retail Entertainment Center” dovrà farsi carico e risolvere il complesso problema di accesso al nuovo Palazzetto dello Sport che altrimenti resterebbe inaccessibile visto che ad oggi l’unico accesso possibile è attraversando il rudere dello stadio provinciale. Tutto il parcheggio della nascente “Retail Entertainment Center” diventerà fattivamente il parcheggio del nuovo Palazzetto dello Sport che è stato progettato senza tener conto di questo fondamentale servizio per gli spettatori. Il nuovo Palazzetto dello Sport a cui si riferisce la convenzione è la follia di 15 milioni di euro spesi per costruire una struttura sportiva a oltre 10 Km dal centro abitato più vicino, di fianco ad un rudere di uno stadio provinciale in vendita perché inutilizzabile ed inutilizzato fortemente vandalizzato sprofondato nell’incuria e nel degrado con possibilità di recupero sempre più remote. Quel Palazzetto dello Sport progettato senza accessi e senza parcheggi con una struttura futuristica che presuppongono costi di gestione previsti così alti che nessuna società regionale sarà in grado di gestire.
Ora di quella follia di nuovo Palazzetto dello Sport scarichiamo gli oneri di accesso, di svincoli, di parcheggio e di verde e attrezzature sportive all’aperto alla “Retail Entertainment Center”.
Caro direttore, credo che la proposta di emendamento alla convenzione “Retail Entertainment Center” sia assolutamente a vantaggio del Comune di Lamezia Terme. E non mi riferisco solo alle infrastrutture del Palazzetto che la “Retail Entertainment Center” realizzerà, ma anche allo scongiurato rischio di richiesta di risarcimento danni che quella società privata potrebbe avanzare nei confronti del Comune di Lamezia Terme se quella convenzione e la successiva autorizzazione a costruire non fosse rilasciata. Forse a Lamezia qualcuno dimentica ma già in una fase processuale si era stimato un danno superiore a 100 milioni di euro. Se “Retail Entertainment Center” chiede i danni ed un tribunale glieli riconosce, chi pagherà? Il sindaco che non ha concesso il diritto a costruire? L’assessore? Il dirigente? I consiglieri comunali? I politici delle forze che ci rappresentano?
Non credo! Pagheremo noi lametini come abbiamo sempre pagato.
Avrei trovato più giusto se un qualsiasi consigliere avesse avanzato un po’ di semplici domande per capire la posizione a cui sarebbe esposto di ogni cittadino: “Prima di dirci quali regole dovrà rispettare “Retail Entertainment Center” per costruire e quanti oneri dovrà versarci, ci dite cortesemente quanto ci è costato fino ad oggi tenere testa a questa società? Oppure chedere “se “Retail Entertainment Center” dovesse avanzare risarcimenti per la cattiva gestione dell’iter amministrativo, dopo 20 anni dalla prima approvazione e dopo 15 anni dalla sentenza di stato, quanto potrebbe chiedere? La nostra amministrazione è ancora capace di difendersi? Ed a che costi?”
Quella che traspare dagli articoli visti on line nelle ultime ore e dalle chiacchiere da corso sembra la solita triste ed inutile polemica avanzata per mettersi in mostra e senza tener conto degli effetti che potrebbe avere.
Le chiedo, secondo la sua esperienza, c’è dietro una questione politica/elettorale che mi sfugge? Oppure qualcuno è veramente interessato a fare danno alla comunità fingendosi un grande intellettuale e benefattore. Ed a vantaggio di chi? Grazie per il Suo prezioso lavoro.
Eleonora L. (cittadina Lametina ma nata Nicastrese)