Lamezia, corruzione all’aeroporto: ecco i “nomi nuovi” della Regione per la Sacal

La strategia era segnata con la mediazione della Regione. Sacal passa alla gestione ufficiale degli aeroporti di Reggio e Crotone con la benedizione di Enac, che aveva aggiudicato il bando l’8 marzo scorso.

La nomina di Massimo Colosimo era scaduta a dicembre ma il presidente, arrestato oggi dalla procura di Lamezia Terme, nominato dal Comune di Catanzaro, sembrava addirittura pronto a ricandidarsi. Non aveva fatto i conti con il suo nemico più acerrimo, evidentemente appoggiato dalla Regione Calabria ovvero Francesco Grandinetti, imprenditore lametino, socio di minoranza e rappresentante dei soci privati nel consiglio d’amministrazione.

Ma dietro la corsa alla presidenza Sacal c’è il nuovo assetto societario, con i due soci privati Lamezia Sviluppo (guidata da Renato Caruso) e Nino Tripodi, entrambi lametini, che hanno preso la maggioranza relativa alla fine dello scorso anno versando 1,6 milioni ovvero il 23.62% delle azioni. Con l’impegno di metterne altrettanti rilevando le quote di ricapitalizzazione alle quali hanno rinunciato Comune e Provincia di Catanzaro, Provincia di Cosenza, Aeroporti di Roma e Banca Carime.

Senza considerare il prossimo aumento di capitale, la parte pubblica di Sacal è diminuita dal 67,6% al 54,7%; di contro quella privata è passata dal 32,4 al 45.3%. Col socio di maggioranza relativo che non è più il Comune di Lamezia ma il tandem Caruso-Tripodi.

“L’affidamento a Sacal delle concessioni di Crotone e Reggio consente il rilancio delle attività aeroportuali calabresi” dichiarò all’epoca Mario Oliverio.

Fonte: Gazzetta del Sud (Vinicio Leonetti)