Si sarebbe fatta luce sui tentativi di omicidio di Giuseppe Morello (44 anni) e Pasquale Saladino (64), avvenuti rispettivamente nel novembre e dicembre del 2011 a Lamezia Terme. Le indagini condotte durante tutti questi anni avrebbero difatti permesso di individuare i presunti esecutori del gesto criminale oltre che di delineare il contesto in cui l’evento maturò.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme hanno notificato stamani un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Dda del capoluogo, per i reati di tentato omicidio in concorso premeditato e aggravato dalle modalità mafiose. Il soggetto ritenuto responsabile, secondo gli inquirenti avrebbe programmato, organizzato e compiuto direttamente i due tentati omicidi in cui, tra l’altro, in uno di loro rimase anche ferito un bambino.
Morello, all’epoca 39enne, fu ferito nel pomeriggio del 19 novembre del 2011 a Lamezia mentre si trovava a bordo della sua auto e contro la quale vennero esplosi 9 colpi di pistola, due dei quali lo attinsero alla spalla e al braccio sinistro. Saladino, invece, fu vittima dell’agguato l’11 dicembre dello stesso anno, nel quartiere Capizzaglie, davanti ad un supermercato, dove a sparare fu sempre una persona armata di pistola.
I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 11 presso la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro.