di Jasmine Cristallo
Accade che la direttrice di una testata online locale abbia pubblicato un articolo citandomi, con l’evidente intento di screditarmi e ridimensionarmi come figura politica.
Questo attacco prende spunto da una conversazione avvenuta in una chat regionale della “Conferenza delle Democratiche”, di cui faccio parte, nella quale esprimevo preoccupazioni politiche, legittime e documentate, sui reiterati tentativi di ingerenza della testata stessa nelle dinamiche interne al nostro partito.
LAMEZIA 2025, OCCHIUTO FA SPONSORIZZARE LO MORO DAL MEDIA DI FAMIGLIA (https://www.iacchite.blog/lamezia-2025-jasmine-cristallo-occhiuto-fa-sponsorizzare-lo-moro-sul-media-di-famiglia-e-avvelena-i-pozzi/)
La direttrice, che sembra considerarsi autorizzata a influenzare e orientare le scelte politiche locali attraverso i suoi articoli, ha firmato un pezzo che veicola una serie di stereotipi di genere, tanto inquietanti quanto riprovevoli.
Nello specifico, facendo riferimento alla suddetta chat interna di partito, composta esclusivamente da donne, ha bollato come “pettegolezzi” le posizioni politiche espresse in quel contesto (curiosamente, “pettegolezzi” che lei stessa utilizza come fonte del suo articolo…) e ha definito “comari” le partecipanti a quel luogo di confronto. Vorrei ricordare che quella chat è composta da militanti, dirigenti provinciali, regionali e nazionali, sindache, nonché ex parlamentari della Repubblica appartenenti al secondo partito politico d’Italia.
Eppure, per la direttrice di questa testata, le donne che fanno politica sono solo “comari” e il loro pensiero politico è ridotto a “pettegolezzo”.
Non contenta, ha raggiunto il culmine dell’offesa, invitando il segretario regionale (maschio) a compiere, cito testualmente: “uno scatto di orgoglio, lasciando le comari al loro destino, ammesso che non sia già tardi.”
Dopo essersi lasciata andare a caricature e squallide insinuazioni che rispedisco al mittente e dopo aver utilizzato tutto il repertorio classico della delegittimazione della politica femminile, ha ovviamente omesso un dato: alle Elezioni Europee, che pur cita, la sottoscritta ha ottenuto 35.000 preferenze.
La mia era una “candidatura di servizio”, eppure 35.000 persone si sono recate alle urne per scrivere il mio nome sulla scheda.
Dunque, trentacinquemila persone mi hanno dato fiducia riconoscendomi come soggetto politico.
Chest’ è…
Che piaccia o meno alla zelante direttrice di una testata locale online, che compie ingerenze inaccettabili, si compiace di etichettare come “comari” le dirigenti di un partito e di definire “pettegolezzi” le loro posizioni politiche e che non prova imbarazzo a firmare un pezzo intriso di livore personale e sessismo spicciolo…