Lamezia, rinviato a giudizio il deputato D’Ippolito (M5s): lo accusa l’ex senatore Pietro Aiello

Il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale Ordinario di Lamezia Terme, dott. Francesco De Nino, ha disposto il rinvio a giudizio di Giuseppe D’Ippolito, avvocato e deputato della Repubblica, dinanzi al Tribunale Monocratico dì Lamezia Terme il 26 maggio 2022 per rispondere del reato dì frode processuale commessa dal D’Ippolito all’udienza del 7 maggio 2018 dinanzi al Tribunale Monocratico dì Lamezia Terme (in altro processo penale) che dì seguito lo ha condannato per il reato dì diffamazione nei confronti dell’ex senatore dott. Pietro Aiello.
Nel corso della predetta udienza il D’Ippolito produceva nel giudizio una registrazione della propria conferenza stampa nel corso della quale aveva pronunziato le espressioni che l’ex senatore Aiello aveva giudicato diffamatorie, sostenendo di non aver pronunziato le espressioni offensive.

Di seguito, venne prodotto in giudizio l’originale della registrazione della conferenza stampa con relativa relazione di consulenza trascrittiva, dalla quale emerse che il D’Ippolito aveva effettivamente pronunziato le espressioni ritenute offensive da Aiello.
Dopo la sentenza di condanna dell’avvocato D’Ippolito, l’ex senatore Pietro Aiello, assistito nel precedente giudizio dall’avvocato Nunzio Raimondi, denunziò alla Procura della Repubblica in Sede D’Ippolito per frode processuale.
Dopo una lunga istruttoria la Procura di Lamezia Terme ha richiesto il rinvio a giudizio di D’Ippolito per il reato di frode processuale.

All’odierna udienza, assente l’imputato, difeso dall’avvocato Silvia Gulisano, il pm d’udienza ha chiesto emettersi sentenza di non doversi procedere perché il fatto non sussiste. L’avvocato Raimondi, costituitosi parte civile nell’interesse dell’ex senatore Aiello, dopo una lunga discussione, ha insistito per l’emissione del decreto che dispone il giudizio.

L’avvocato Gulisano ha richiesto il proscioglimento dell’imputato perché il fatto non sussiste.