Lamezia, uccise ex carabiniere: caso risolto dopo 20 anni

Avrebbe ucciso, nel dicembre del 1996, Gennaro Ventura.

Con questa accusa la Polizia di Catanzaro ha arrestato Domenico Antonio Cannizzaro, ritenuto esponente di spicco dell’omonima cosca Cannizzaro-Daponte. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Catanzaro, la vittima al momento del delitto svolgeva l’attivita’ di fotografo in Lamezia Terme; attirato in una trappola con la scusa di un appuntamento di lavoro, venne ucciso da un killer, oggi divenuto collaboratore di giustizia, che occulto’ il cadavere in una vasca sotterranea all’interno di un casolare agricolo abbandonato.

La ricostruzione investigativa della squadra mobile di Catanzaro e del commissariato di Lamezia Terme sotto la direzione della Dda ha permesso di accertare che l’omicidio venne deciso e programmato da Cannizzaro per vendetta in quanto la vittima, che aveva prestato servizio nei carabinieri alcuni anni prima dell’omicidio, aveva contribuito, nell’ambito dell’espletamento del proprio servizio all’individuazione e alla conseguente condanna di un parente del killer, responsabile di una rapina, effettuata a Tivoli durante la quale era stato sottratto un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.