L’attacco alle condizioni di vita e di lavoro prosegue senza freno in Italia. Da un lato diminuiscono i diritti di chi un lavoro ce lo ha ed aumentano lavoro nero e precarietà, dall’altro solo la metà di chi vive in condizione di povertà riceverà il sussidio del REI (reddito di inclusione sociale): una misura insufficiente che è pure limitata dalle disponibilità di bilancio.
Ma i soldi ci sono: basterebbe tassare i grandi patrimoni e le speculazioni finanziarie, operare un contrasto reale all’evasione ed all’elusione fiscale, bloccare le spese militari, smetterla con i regali alle banche, al fine di ottenere decine di miliardi con cui riconoscere centralità al mondo del lavoro ed ai bisogni delle classi popolari del Paese, ridare centralità al lavoro ed ai suoi diritti, affermare la dignità delle persone attraverso un reddito di cittadinanza per tutti con il quale vivere decentemente.
Questo non è nell’orizzonte né del PD né dei fuoriusciti dell’MDP né tantomeno della destra, tutti impegnati, al di là delle chiacchiere elettorali, nel rispettare i trattati-capestro voluti dai poteri forti ed imposti con il pareggio di bilancio inserito nella nostra Costituzione da tutti loro insieme. E, approfondendo le proposte presentate, neanche dei cinque stelle, sempre più omologati al neoliberismo imperante.
Per questo è sempre più necessario ed urgente un cambio di passo radicale, una rottura che deve avvenire al più presto e senza mediazioni.
Su questi argomenti il Circolo di Cosenza di Rifondazione Comunista ha organizzato una discussione aperta con i professori dell’UNICAL GIULIANA COMMISSO e GIORDANO SIVINI, autori del testo “Reddito di cittadinanza”, che si terrà stasera, VENERDI’ 1 dicembre, con inizio alle 18 nei locali della Federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista in via De Rada a Cosenza.
CIRCOLO “FAUSTO GULLO – PEPPINO MAZZOTTA” DI RIFONDAZIONE COMUNISTA – COSENZA
