Le ultime dall’ASP: la nuora del dg che fa politica, la piovra Giraldi e l’occhio nero di Magnelli

Forse le cose all’Asp di Cosenza stanno cambiando per davvero. Ma purtroppo in negativo. “Aru piaiu un c’è mai fine” recitava un vecchio adagio popolare. Molte cose strane accadono per il clima di terrore imposto dagli scagnozzi di Mauro, ultimamente sempre più spesso a Catanzaro e poco in sede. Si dice stia concimando il terreno per preparare e sostenere la campagna elettorale della nuora.

La figlia di Ernesto Funaro (dinosauro democristiano ex assessore regionale negli anni Ottanta), moglie di Giustino Mauro, sarà una candidata al Comune di Cosenza in una lista a sostegno di Presta.

funaro

In questo clima, dove si respira un’aria pesante, praticamente uno stato di polizia di tipo fascista (che piacerebbe tanto a Presta e a quel coglione di Del Debbio), i dipendenti sono terrorizzati. Si minacciano provvedimenti, si cambiano serrature alle porte dalla notte al giorno, si trasferiscono d’imperio dipendenti e il ricorso al consiglio di disciplina (arma di ricatto ultimamente sovente utilizzata) impone un minimo di cautela.

Proprio in questo istituto sembrerebbe sia incappato il dottore Ceraudo (già esautorato da Mauro) e l’avvocato Brogno (per capirci quello del contenzioso del giornalista Mario Campanella).

Dalla segreteria, la muta di cani fedele al dg Mauro, vigila e riferisce anche se i dipendenti tra di loro parlano più di due alla volta. Tra questi il più arrabbiato è il massone Michele Giraldi. Già cameriere (con tutto il rispetto per chi svolge questa professione per passione o per bisogno) di Aquino e tuttofare del dg Franco Petramala e ora fido amico di Mauro.

petramala-paolini

È proprio durante la gestione Petramala che sistema tutti i suoi interessi. Inizia con l’assunzione della moglie (ex parrucchiera) come ausiliaria, prima presso l’ospedale di San Giovanni in Fiore e ora come amministrativa imboscata nell’ufficio di Franco Laviola.

Pensa anche al figlio, che sistema come supplente nella cooperativa SEATT di Ponzio. Come se non bastasse è presente in tutte le commissioni come pure nel comitato zonale e fa straordinario a iosa. E tra un direttore e l’altro si fa pagare le mansioni superiori svolte ben tre volte negli ultimi 10 anni. Proprio un campione.

Praticamente mangia a 100 “scifi” (contenitore dentro il quale si servono i maiali, per chi non conosce il dialetto) e guadagna più di accessori che di stipendio base.

Ultimi fatti accaduti, su cui vige il segreto di Pulcinella, riguardano Magnelli e Sosto.

Il primo si è presentato in ufficio con un occhio nero (i maligni dicono sia un regalino della gentile partner) altri, ben informati, riferiscono di un avvertimento di qualche precario. La verità la conosce solo lui.

Per quanto riguarda Sosto , si sussurra che Mauro abbia avuto ordini di sospenderlo dal servizio ma lui ancora si aggira per i corridoi. Sarà vero?

Povera Asp di Cosenza.