Lo squallido mercato dei posti letto (al quale ha partecipato anche lui, provando a farne arrivare 25 ai suoi amici Totolino Mascaro e Baffa) non è l’unico pensiero di Mario Oliverio, ormai più conosciuto come Palla Palla.
Tra poco più di un mese, il 19 ottobre, la Consulta dovrà decidere sulla legittimità costituzionale della legge elettorale regionale. Si tratta di quella vicenda di cui tanto si è parlato, che ha preso origine dal ricorso di Wanda Ferro per entrare in Consiglio regionale e che poi è diventata un pericolo anche per Palla Palla, visto che ha vinto le elezioni con una legge varata in prorogatio e quindi non valida.
Dubbi non ce ne sono: la legge è effettivamente fuori norma. Ma poiché non è stata la Ferro ad insinuarlo (anche lei, in fondo, fa parte della pappatoia), Palla Palla spera ardentemente di uscirne ancora una volta illeso.
Il punto è un altro, infatti.
Eraldo Rìzzuti, segretario regionale della Dc, si è insinuato nel provvedimento chiedendo che tutta la legge venga dichiarata incostituzionale.
Ha riempito di comunicati le redazioni giornalistiche (anche la nostra) ma da un po’ di tempo a questa parte tace.
Non vorremmo facesse come Corbelli, che annunciò in pompa magna il ricorso contro la norma salvo non fare nulla l’ultimo giorno utile perché Oliverio gli sta costruendo il cimitero per i migranti. Sono in molti a sostenere che anche Rizzuti sarà ricompensato con qualche “favore”, con qualche incarico di sottogoverno, con qualche impiego per i figli o con chissà che cosa.
Rìzzuti, resisti! Ti blandiranno ma poi ti molleranno. Se resisti, invece, hai la possibilità di scrivere una pagina storica.
Liberare la Calabria dal peggiore Governatore di tutti i tempi.
Attendiamo fiduciosi.