Lettere a Iacchite’: “A2, la replica dell’Anas è piena di contraddizioni”

Gent.mo Direttore,

mi permetta alcune note sulla replica di Anas, che, a chi la percorre tutti i giorni, è parsa solo di facciata e piena di contraddizioni.

Da ingegnere, non posso negare il fatto che tutte le infrastrutture abbiano bisogno di manutenzione ma è altresì vero che questi interventi non possono pregiudicarne la fruibilità nella gran parte dell’anno, mentre i tratti autostradali in questione risultano praticamente NON UTLIZZABILI senza gravi disagi, ad eccezione dei periodi estivi in cui vengono rimossi i cantieri di lavoro.

Alcune osservazioni punto per punto:

– completamento dei grandi lavori, che ha restituito al Paese un’autostrada
percorribile tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard autostradali

Non è vero tant’è che va in contraddizione con l’affermazione successiva:
– L’apertura al traffico dell’ultimo tratto è stata accompagnata infatti dal varo di un
piano di manutenzione … che riguarda tutta l’autostrada

Poi:
– Gli interventi, per un costo complessivo di circa 100 milioni di euro, vengono effettuati in maniera alternata sulle singole carreggiate, per consentire il flusso veicolare con l’istituzione del doppio senso di circolazione.

Spessissimo, all’atto pratico, il traffico veicolare non risulta “consentito, nel senso pieno della parola, a causa dei lunghi incolonnamenti, se non dei frequenti blocchi dovuti a inciodenti o mezzi in panne.

Infine:
– Entro il 2018 si prevedono nuovi lavori per  ulteriori investimenti di circa 30 milioni di euro. 


A ciò si accompagnerà un piano di ristrutturazione delle aree di servizio poste lungo un’arteria e soprattutto l’attuazione del programma Smart Road

Il Piano prevede infine la realizzazione di una complanare nel tratto tra Cosenza e Altilia
Quindi, i lavori non termineranno praticamente mai! Una situazione simile non si verifica in nessun’altro tratto autostradale italiano e rivelano la vera natura di “mangiatoia” perenne di questa autostrada.

Grazie per l’attenzione

Domenico Viggiani