La procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta per presunte irregolarità nel concorso per il reclutamento di 115 autisti del 118 bandito dall’ Asp di Cosenza. Il concorso è stato bandito a luglio 2023 ed è in graduatoria definitiva. È stato gestito dall’Asp di Cosenza su delega di Azienda zero in quanto i posti disponibili riguardavano l’intera regione. Secondo quanto denunciato nell’esposto, alcuni vincitori sarebbero sprovvisti dei requisiti minimi previsti dal bando. Tra i requisiti richiesti infatti c’era un’esperienza quinquennale o stretti legami con i vertici del 118 regionale. Tra le contestazioni inoltre, pare ci sia l’assenza di controlli durante le prove, una prova pratica svolta attraverso un quiz e svariate presunte raccomandazioni.
Nel corso di questi 16 mesi abbiamo pubblicato una lunga serie di denunce da parte dei candidati a questo concorso-farsa e anche oggi pubblichiamo una testimonianza disarmante per chi crede ancora nella “giustizia”.
Non so proprio come iniziare, ma forse il modo migliore è: cosa vogliamo per i giovani? Cosa auspichiamo per il futuro della nostra già martoriata Terra? A questi “semplici” quesiti purtroppo l’unica risposta che mi viene da dare è: falsità, illegalità e raccomandazioni. Quale esempio diamo ai giovani in erba?
Inizio col dire che sono molta attenta alle pubblicazioni di Iacchite’, lei denuncia cose giustissime e tra l’altro palesi, ma chi sta ad ascoltare? Solo gente attenta come lei, appunto. Come le dicevo, la seguo con interesse ed ultimamente ancora di più, esattamente da quando ha palesato perplessità sulle modalità di svolgimento dell’ultimo concorso-farsa per il personale 118, area autisti.
Bene, lei ha portato alla luce una serie di irregolarità che erano davvero sotto gli occhi di tutti e voglio ribadirle:
1. età per guidare mezzi di soccorso? 21 anni, facilmente rilevabile al momento dello scritto (meno di 26 neanche l’accesso al concorso) come è chiaramente indicato nel codice della strada
2. Certificazioni false di gente che l’ambulanza l‘ha vista si e no passare per strada.
Allora mi chiedo: cosa si aspetta per indagare su queste falsità?
Perché attendere che un cittadino qualsiasi, amareggiato per l’andamento irregolare del concorso, vada a denunciare, tirandosi addosso l’ira funeste di chi, seppur conscio delle proprie falsità, non vuole rinunciare al posto fisso????
Dov’è la legge italiana? La giustizia?
Allora chi ha piacere che il sistema non cambi? Forse qualcuno al quale fa comodo così? A queste domande, purtroppo, non avrò mai risposte, ma da tutto questo ho imparato che barare fa raggiungere obiettivi prima degli altri… e di questo sona grata al sistema politico marcio che abbiamo.
Ps: continuerò ad essere la persona onesta e leale che sono sempre stata, a voi la sentenza per il futuro da regalare alla nostra Calabria. Grazie Iacchite’ per l’attenzione.
Distinti saluti da un povera illusa, illusa che qualcosa poteva cambiare. Grazie e le raccomando… continui a denunciare magari qualcuno si sveglierà un giorno.
Lettera firmata