Lettere a Iacchite’. “Asp Cosenza, le stranezze delle officine aziendali”

Gentilissimi.
Grazie per ciò che fate, quotidianamente.

Vi racconto la storia di alcuni servizi pubblici, dell’Asp di Cosenza.
È il caso dei meccanici dell’Azienda, in particolare, meccanici riparatori mezzi aziendali di Soccorso Avanzato 118.
Emergenza territoriale, che è già in difficoltà vista la carenza di personale sanitario (medico ed infermierstico); ma purtroppo vi si mette anche la gestione inefficace dei mezzi di soccorso.
Analizzando i costi di gestione mezzi e meccanici, l’Asp di Cosenza spende un budget di 2 milioni di euro all’anno, con mezzi di soccorso con 350.000/400.000 km, che non potrebbero fare emergenza per i requisiti previsti dalla normativa vigente. Quante autombulanze potrebbero essere comprate con i nostri soldi?

In ultimo,  qualche giorno fa,  mentre veniva trasportato un malato presso il Pronto soccorso di Rossano, dall’autombulanza usciva un gran fumo bianco anche nell’abitacolo (con gravi rischi per operatori e pazienti). I sanitari, che meravigliosamente portarono a termine il soccorso, arrivati in Pronto soccorso, venivano riaccompagnati da altra ambulanza.
Il mezzo viene lasciato fermo lì, e all’indomani veniva trasportato in officina presso uno dei punti autorizzati dell’Asp di Cosenza.

Morale della favola: il mezzo, a detta dei meccanici, viene riparato, trasportato presso il punto di postazione 118, per poi rifermarsi nuovamente, per guasto, all’arrivo.
Analizzando i costi, ci rendiamo conto di quanto soldi pubblici vengono spesi malamente.
Ricordando che oltre il 70 per cento delle tasse dei cittadini calabresi serve per la spesa sanitaria, non possiamo più arrivare ad avere queste mancanze, queste negligenze.

Pretendiamo e meritiamo di essere rispettati, in primis dai calabresi che si credono furbi, danneggiando le uniche aziende che potrebbero salvarci la vita, ossia le aziende sanitarie/ ospedaliere pubbliche.
La Regione Calabria, con  il presidente Occhiuto, ci aiuti a rinforzare e preservare la Sanità Pubblica, evitando di passare i servizi sanitari al Privato.

Grazie per la diffusione e per il vostro egregio lavoro.

Lettera firmata