Cosenza, il nuovo arcivescovo è monsignor Checchinato

Sarà comunicato in mattinata da monsignor Giuseppe Piemontese il nome del nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano. L’annuncio verrà fatto dall’amministratore -che ha gestito la diocesi dopo la scomparsa di monsignor Francesco Antonio Nolè avvenuta lo scorso 15 settembre – in Cattedrale alle 11,45.
Secondo alcune indiscrezioni, il nome che Papa Francesco avrebbe indicato per guidare la Chiesa cosentina sarebbe quello di monsignor Giovanni Checchinato, 65 anni. Il presule, originario di Latina, è l’attuale vescovo di San Severo nel Foggiano.

Il presule aveva ricevuto il suo primo incarico episcopale in Puglia da Papa Francesco il 13 gennaio del 2017. “Veritas liberabit” è il motto episcopale che compare nell’araldica del nuovo arcivescovo. Un riferimento a Cristo che, nel vangelo di Giovanni rinnova ai suoi l’importanza dell’appartenenza: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberti». Un manifesto, un programma che lo ha accompagnato nella sua vita al servizio di Dio e degli ultimi. Attualmente, monsignor Checchinato è membro della Commissione episcopale per le migrazioni.
Don Gianni, come lo chiamano nella sua diocesi, ha conseguito il baccalaureato (titolo accademico ecclesiastico) in teologia nel Pontificio collegio leoniano di Anagni del quale diventerà rettore dal 2005 al 2015. Il suo ministero sacerdotale risale al 4 luglio del 1981, giorno dell’ordinazione, nell’allora diocesi di Terracina-Latina.

Le parole di monsignor Piemontese

“Il nuovo Arcivescovo – ha detto mons. Piemontese – troverà una Chiesa viva e bella, che sta portando a compimento il ricco anno santo giubilare per gli 800 anni di dedicazione della Cattedrale ‘S. Maria Assuntà. Al Padre Arcivescovo Giovanni, fin da ora, manifestiamo la nostra gratitudine per aver accettato la missione affidatagli da Papa Francesco; gli diamo il benvenuto tra noi e gli assicuriamo massima collaborazione, obbedienza e preghiera a conforto per la sua persone e il suo ministero”.