Lettere a Iacchite’: “Calabria, la “Divina Commedia” nel Dipartimento Tutela della Salute della Regione”

La Divina Commedia nel Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria

Ebbene sì, all’interno del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria ormai sembra stia andando in scena un poema o meglio un capolavoro molto simile a una singolare parodia della “Divina Commedia” che sarà ritenuto come una delle grandi opere del nostro caro Robertino, uno e trino, di fatto Don Abbondio per come si “muove” all’interno di quel verminaio che è la sanità calabrese.

In realtà Robertino al caro defunto Dante gli fa un baffo, infatti mentre il poeta descriveva il suo viaggio immaginario, Robertino invece fa sul serio operando sul campo e credendo che la sanità possa essere terra di conquista di chiunque. Basta che venga “sponsorizzato” da qualcuno con le mani in pasta.

In tal caso la figura della commedia predominante è proprio “Lucia”, che mentre nella Divina Commedia è interpretata come allegoria della “grazia” illuminante, nel Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria sale alla ribalta come una “grazia” che è stata compiuta nei confronti di “Lucia” (si chiama proprio così di cognome…) Francesco, di professione tecnico della Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, nonché noto imprenditore della costa ionica che oggi si ritrova in virtù di un bando scritto ad hoc da Robertino a ricoprire il ruolo di Dirigente del settore prevenzione del Dipartimento Tutela della Salute, ma oggi è stato individuato anche come Dirigente Generale vicario di “Renzo” e magari anche futuro Dirigente Generale.

Come dite? Volete sapere chi è “Renzo”? In realtà il suo amato “Renzo” altri non è che una donna, al secolo Iole Fantozzi, attuale Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute ma che ormai da 3 mesi attende la nomina a sub commissario alla Sanita grazie al marito ed alle sue “conoscenze romane”, indicando come suo successore proprio il tuttofare “Lucia” Francesco.

Ma qui entra in gioco nuovamente Don Abbondio (Robertino). Consapevole che dovrà “sposare” questa causa sembra disperato perché, almeno finché “Renzo” Iole Fantozzi non verrà nominato/a, “Lucia” Francesco non può essere sistemato.

Dimenticavo: in questa storia c’è anche “Fra Cristoforo” ed è Ernesto Esposito, già sub commissario alla Sanita, che da buon napoletano avendo già letto e riletto la commedia, preferisce casa sua e non perdere tempo nel Dipartimento … seguiranno puntate successive

Cara redazione fate qualcosa la situazione è realmente grave.
Povera Sanità … povera Calabria e soprattutto poveri calabresi!!!

Lettera firmata