Lettere a Iacchite’: “Calabria. Open to Meraviglia? No, La Meraviglia di stare al mondo!”

OPEN TO MERAVIGLIA e LA MERAVIGLIA DI STARE AL MONDO

Certamente è una bella competizione tra l’OPEN TO MERAVIGLIA della Santanchè come Ministro del turismo e “La MERAVIGLIA DI STARE AL MONDO” di Paola Militano come direttrice del Corriere della Calabria. Sembra di assistere al giro d’Italia delle banalità e dell’aria fritta. Non si capisce che ha fatto di male la Romagna a dover subire, dopo la tragedia dell’alluvione, anche la tragicommedia degli appelli della Santanchè che fanno scappare   anche tutti coloro  che  non avevano pensato di cancellare le vacanze a Rimini, Riccione e  Ravenna.

Così come non si capisce che ha fatto di male la Calabria per doversi sorbire due giorni di passerella del presidente di regione, il mitico Roberto Occhiuto, e del presidente del Consiglio regionale, un certo Filippo Mancuso da Catanzaro Lido.

E siccome le due giorni si svolgevano a Vibo Valentia non poteva mancare il padrone del territorio Peppe Mangialavori, con al fianco il podestà… pardon, sindaco della città Maria Limardo e a qualche sedia di distanza il procuratore della Repubblica e autorità varie. Pensandoci un grande merito il convegno l’ha avuto. Abbiamo appreso dalla stampa che  la regione Calabria  ha anche un assessore allo sviluppo, che corrisponde al nome di tale Rosario Varì, e, udite udite, che sempre la regione Calabria ha un capo o ex capo dell’opposizione, la dottoressa Amalia Bruni.

L’inizio del convegno è stato veramente originale nelle parole della direttora o direttrice Paola Militano  che ha informato l’attento uditorio che la Calabria “è la regione dove nel raggio di pochi chilometri, dal punto di vista naturalistico, si aprono mondi diversi: dal mare, ai laghi, alle montagne e le cartoline degli asset iconici non hanno limiti. Da nord a sud, la Calabria è una miniera senza uguali dove storia, cultura, natura, artigianato, tradizioni, buon cibo e vino, possono fare la differenza, anche in quel turismo esperienziale, naturale e sostenibile, che attrae sempre più il viaggiatore….. “.

Minchia! Verrebbe da  esclamare, e chi l’avrebbe mai detto. Chapeau di fronte ad un’analisi così geniale e originale mai pensata e detta da nessun sociologo del turismo, da nessun esperto, da nessun studioso. Ma non finisce qui, sempre la nostra direttrice arriva a vette inarrivabili di frasi fatte e ripetute in tutte le salse. Apprendiamo che lo scopo  delle due giorni è “di creare un mood efficace come “Meraviglie di Calabria”. E poi ancora: “Gli strateghi del marketing la chiamano brand reputation e vi assicuro che è un lavoro prima psicologico e poi strategico. Perché occorre far vedere e sentire ciò che è bello, imparando ad amare ciò che ci circonda, non dando nulla per scontato”.

Noi che ignoranti siamo, siamo corsi subito con animo sgomento a prendere in mano un vocabolario Devoto Oli. Non abbiamo trovato nulla, forse perché nella nostra ignoranza siamo rimasti all’edizione dei nostri scadenti studi scolastici. Non parliamo poi del brand reputation, noi conosciamo al massimo la Vecchia Romagna … un brandy con cui passavamo molte liete serate non avendo un soldo da spendere in cognac o whisky.

Ma il meglio deve ancora arrivare perché le due giorni sono servite ad accendere un faro (forse era meglio un lumino) sulla sanità, sulla salute, sull’agricoltura, sul welfare, sulle imprese. Il meglio della Calabria si è alternato sul palcoscenico dei palazzo Gagliardi a diffondere a piene mani la scienza e a illuminare noi comuni mortali…. E anche un po’ ignoranti. E qui scopriamo la fortuna della Calabria di avere un assessore allo sviluppo che tutta Italia ci invidia. Ma che dico,…Italia, meglio ancora… Europa, anzi… tutto il Mondo terracqueo.

Prende la parola  l’assessore Rosario Vari, uno dei tanti splendidi relatori del convegno, che ci  ha illuminati: “Dobbiamo lavorare affinché l’offerta turistica sia qualitativamente migliore”. Dopo una tale scoperta poteva finire qui, ma in uno sforzo titanico ha continuato ad illuminarci. “Come?- ha continuato il nostro Einstein- Formando chi dovrà accogliere il turista. Il tema centrale è la competenza, serve più professionalità nella gestione di tutti i settori, possiamo costruire accanto al sistema universitario un centro di alta formazione”. Un altro centro di formazione, non bastano tutti quelli scadenti e inutili che abbiamo in Calabria, ne vuole fare un altro. Sarà un successone di clientelismo e di amici da sistemare. Pensate un po’ voi la fortuna dei vibonesi, dopo la Limardo, adesso Mangialavori pensa a costui come prossimo sindaco della città.

Si sa che l’appetito vien mangiando, sarà stato l’ambiente ovattato, la presenza delle massime istituzioni, sta di fatto che il convegno è stata una gara a chi dava il  più originale contributo di idee alla nostra Meravigliosa Calabria. Stimolato dall’acutezza del collega Rosario ecco avanzare l’assessore Gianluca Gallo, uno che di agricoltura ne capisce tanto, ma proprio tanto. Anche qui dopo decenni di deserto e di oscuramento, la prima rivoluzionaria verità.  L’agricoltura gioca un ruolo determinante nella narrazione della Calabria. «Gli imprenditori chiedono di avere maggiore accesso alle nuove tecnologie,… “ e ancora più strabiliante: «Sono proprio gli imprenditori agricoli ed agroalimentari ad essere tra i migliori a raccontare il territorio… “. Maronna mia! E chi l’avrebbe mai pensata una simile stravolgente verità.

La seconda giornata del convegno viene aperta dal ministro Orazio Schillaci che in un video ci parla della sanità e della salute dei cittadini. In una regione come la Calabria dove la sanità pubblica è stata abbandonata per un ventennio per le scelte sciagurate di commissariamento fatte da governi colonialistici  e centralisti, solo oggi il cuore si apre ad una visione ottimistica e speranzosa, da quando il nostro Presidente Roberto Occhiuto ne ha preso le redini e il comando.

Tutti aspettavamo di sentire i progetti della nuova sanità territoriale, dell’arrivo di nuovi medici, di nuovi infermieri. Ecco che il nostro massimo rappresentante apre la bocca e ci parla: «Come noto – sottolinea il ministro – sovrappeso e obesità costituiscono uno dei principali fattori di rischio anche oncologico, oltre a favorire l’insorgenza di patologie croniche non trasmissibili come quelle cardiovascolari e il diabete. Mentre un’alimentazione eccessiva e inadeguata causa circa il 25% dei casi di tumore e il fumo da solo un terzo dei decessi per cancro costituendo la principale causa di mortalità prevenibile in Italia». E non finisce mica qui: «L’astinenza dal fumo e altre sostanze dannose è fondamentale per contrastare l’insorgenza di neoplasie. Ognuno di noi può fare la propria parte per aumentare lo stato di salute e di benessere proprio e degli altri».  Infine un grande applauso dal ministro   all’iniziativa in corso a Vibo Valentia: «“La Meraviglia di stare al mondo” – dice – testimonia il forte senso di comunità calabrese e una grande attenzione al prossimo. È un importante esempio di empowerment dei cittadini e di come si possa e si debba contribuire a diffondere e far maturare la cultura della prevenzione a tutte l’età. Vi ringrazio quindi per il vostro impegno e vi auguro un buon lavoro».

Il ministro fa come Benigni, a Palermo il problema è il traffico, mica la mafia. In  Calabria il problema non è la malasanità, ma l’alimentazione eccessiva e il fumo. Ma tutto il convegno sembra essersi svolto sul pianeta Papalla e non a Vibo. Neanche una parola su ndrangheta e politica, su mafia, su malasanità. L’operazione Maestrale della DDA di Gratteri sembra essere stata spazzata via da un vento di tramontana. Tutti i problemi del lavoro, del precariato, del lavoro nero, completamenti scomparsi. Le mani della ndrangheta sul turismo e sull’agricoltura neanche citati.

L’unico che ha parlato di ‘ndrangheta e mafia è stato il Procuratore Falvo davanti a personaggi citati ampiamente in tutte le indagini di Gratteri e della DDA di Catanzaro e nelle confessioni di tanti pentiti anche se mai indagati. Francamente non si capisce dove lui veda il cambiamento in atto alla regione Calabria e come mai non se ne sia andato sbattendo la porta. Per il resto la solita passerella di consiglieri di maggioranza ad esaltare le chiacchiere di Robertino Occhiuto in tutti i campi. Stampa, politica, stato, tutti insieme a complimentarsi. E poi dicono che la gente non ha fiducia di niente e di nessuno…

Potremmo continuare a parlare del successone avuto da tutti i relatori per il loro apporto fondamentale alla rinascita della nostra terra. Concludiamo con il Presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, che certamente stimolato da cotanti interventi  ha lanciato la proposta del secolo che porterà la Calabria a risplendere di nuova vita e ricchezza.  Dopo averci anche lui edotto che «il tema è come la Calabria viene percepita da chi sta fuori”, lancia la proposta letale all’assessore Rosario Varì e al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.: “La stagione turistica calabrese è limitata solo ai mesi di luglio e agosto, possiamo studiare un bando per dare un contributo alle aziende garantendo loro un sostegno economico da destinare al personale impegnato fuori stagione”.

E siccome anche noi siamo entrati nello spirito del convegno, vogliamo completare l’ideona del nostro presidente, e perché non regalare vacanze in Calabria a tutti gli italiani? Come cantava Lucio Dalla “… sarà tre volte  Natale e festa tutto il giorno/Ogni Cristo scenderà dalla croce/anche gli uccelli faranno ritorno/ Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno/Anche i muti potranno parlare/mentre i sordi già lo fanno…”. 

Un operatore turistico vibonese