Lettere a Iacchite’: “Calabria, sanità e appalti Philips truccati. Tutto continua come prima: gli affari e le mazzette di Bove e Capristo”

Pasquale Bove e Antonio Capristo

Buongiorno Iacchite’, veramente la notizia vera della Calabria, le scrivo per il seguente motivo…

Sono da tanti anni dipendente dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, prossimo alla pensione, volevo solo denunciare delle cose che magari rendendole pubbliche possono far provare vergogna ai “mazzettari” corrotti e coinvolti.
Sto parlando, nello specifico, dell’appalto degli applicativi Ris Pas (Immagini di Radiologia archiviate in digitale) per le Asp di Cosenza e di Crotone, per l’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e per il Gom di Reggio Calabria, dapprima in appalto a Karestrem e Medicalray,
Dopo che la procura di Catanzaro ha arrestato al “Pugliese-Ciaccio” i Manager della Philiphs insieme al signor Pasquale Bove di Medicalray (ora è tornato in libertà), nessuno ha sottolineato che il signore di cui sopra da anni sguazza nel settore Sanità in Calabria solo pagando tangenti importanti di cui è padrone assoluto dal 2012… In pratica ha il monopolio degli applicativi di Enterprice Imaging di quasi di tutte le Asp della Calabria. Lo sanno tutti…
Sono molto bravi a pagare tangenti insieme ad un altro faccendiere cosentino, ed a tutti gli uomini della Philiphs.
Ancora oggi non vogliono mollare nulla e infatti Bove “Medicalray”, sì insomma l’uomo della Philiphs, dopo essere stato denunciato dall’avvocato Mantella dell’Azienda Ospedaliera di Catanzaro e portato agli arresti domiciliari, adesso è libero e continua ad operare come se niente fosse accaduto…
Il leggendario signor “Philips” continua a rimanere nelle Asp calabresi con accordi quadro Consip, dove loro sono sempre i dominanti degli appalti, e dove il famigerato ingegnere Antonio Capristo dell’Asp di Cosenza – che è una vostra vecchia conoscenza – sguazza anche lui a proprio piacimento, messo a libro paga da Bove e dalla Philiphs e da tutte le Aziende che lavorano nell’Asp di Cosenza ormai da anni e costretti, sempre da Capristo, ad assumere dipendenti come merce di scambio oltre alle “mazzette”.
In perfetto stile… Calabria, ci troviamo a distanza di appena qualche mese dall’operazione della procura di Catanzaro con il signor Pasquale Bove che, incurante di tutto e anche dell’interdizione ai pubblici uffici che gli è stata sanzionata, insieme a cordate nazionali di manager corrotti come un soggetto molto potente di Enginering Spa, continuano a corrompere i funzionari pubblici e ad essere sempre loro i padroni della sanità calabrese.
Lettera firmata