Gent.mo direttore,
in questi tempi di Covid, di lungaggini e … di qualche approfittatore, vorrei segnalarle una situazione che mi è sembrata davvero paradossale (per usare un eufemismo). Magari non c’entra nulla con sprechi, approfittatori e regalie del sistema sanitario, di cui scrivete ogni giorno. Anzi, sono (quasi) certo del contrario, e cioè, che ciò che ho visto al Centro Clinico San Vitaliano srl (Gruppo Citrigno) di Catanzaro sia segno del buon cuore (!!!) dei gestori della clinica, i quali, sicuramente mossi da spirito filantropico (ahahaha, mi scusi la risata), hanno messo a disposizione della collettività i loro spazi (ristrettissimi) per ospitare una tenda della Protezione Civile, che dovrebbe contribuire a fornire (sembra) servizi per la cura del Covid.
Ora, però, ipotizziamo pure che questi spazi siano stati messi a disposizione della collettività a titolo gratuito (?), mi chiedo: la gratuità esime la Protezione Civile dall’accertare l’idoneità dei luoghi ad accogliere la sua installazione? E se l’ha verificata, possibile che non si sia accorta che la tenda è installata in uno spazio che a malapena la contiene ? Che l’installazione restringe il vialetto d’accesso agli ambulatori in modo inaccettabile per la sicurezza degli utenti?
Che la fune di tensione della tenda è posta ad altezza d’uomo? Possibile che nessuno si sia accorto che la tenda è installata in modo da ostruire la rampa di accesso dei disabili?
Si tratta sicuramente di sviste in assoluta buonafede (ahahah, mi scusi ancora la risata), così come sono sicuro che altrettanto in buonafede la tenda della Protezione Civile è stata installata (gratuitamente?) nella sede disagevole del Centro Clinico San Vitaliano piuttosto che negli spazi amplissimi, di proprietà pubblica, dotati di ampi parcheggi, dell’ex Villa Bianca (Policlinico Universitario) che si trova proprio di fronte, dall’altro lato della strada… Guarda un po’ che combinazione!
