Egregio Direttore, entriamo nel merito di ciò che sta succedendo nella campagna elettorale cerisanese.
I tre ex assessori della giunta dell’ex sindaco Mancina cioè Falsia, De Bartolo e Ivan Greco, che hanno di fatto sfiduciato l’ex sindaco, sono oggi pienamente coinvolti nel progetto politico Prima Cerisano con candidato sindaco Lucio Di Gioia. I primi due direttamente candidati mentre in rappresentanza dell’ex vicesindaco Greco, c’è la figlia Elena.
Ma ripercorriamo i fatti dell’ultimo anno dalle dimissioni dei tre, fatto che ha decretato la chiusura anticipata della sindacatura Mancina, fino alla composizione delle liste elettorali.
Ivan Greco, De Bartolo e Falsia si dimettono motivando la loro sfiducia alla maggioranza con una visione diversa di sviluppo del paese rispetto allo strumento urbanistico oggetto di discussione approfondita in quei giorni nelle stanze comunali.
Mi chiedo: come mai i tre ex amministratori per ben 4 anni hanno appoggiato il progetto di sviluppo socio-urbanistico in tutti gli atti ufficiali passando per verbali programmatici, approvazione dello strumento preliminare in giunta e addirittura in consiglio (ed io ero presente tra la gente in consiglio comunale), per poi annullarlo qualche giorno dopo per un vizio di forma nella notifica dello stesso all’ex assessore Falsia? Tutto molto strano…
Si parla di presunti interessi personali sulla valutazione di alcuni terreni di parenti e sodali dei tre assessori nonché di presunte chiacchierate con imprenditori che manifestavano interessi e tiravano per la giacchetta i tre a tal punto da farli dimettere.
Cosa gli avrà garantito sul progetto di sviluppo di paese il candidato a sindaco Di Gioia? Forse la salvaguardia degli interessi personali non accolti dall’ex maggioranza Mancina? È un dubbio che attanaglia me e molti cerisanesi in questi ultimi giorni della campagna elettorale …
Ma ancora più preoccupazione desta l’analisi a riguardo del tema eolico che tanto scalpore fece negli anni passati nelle sale ufficiali ma anche nelle strade del piccolo borgo cerisanese . Il candidato sindaco Di Gioia e il suo fedele amico Roberto Muoio sono stati promotori per ben 10 anni della protesta contro il progetto parco eolico fino alla costituzione addirittura di un comitato cittadino e di una petizione popolare per bloccare la realizzazione dello stesso.
E fino a coinvolgere nella protesta il giornalista Antonello Caporale affermando con forza e convinzione che tale progetto sarebbe stato disastroso per Cerisano e portatore di interessi personali dell’ex vicesindaco Ivan Greco, promotore quest’ultimo del progetto eolico nonché assessore al ramo nonché proprietario terriero di alcuni appezzamenti di terreno su cui sarebbero ricadute alcune delle pale eoliche previste in progetto.
Ma come mai oggi taluni soggetti si ritrovano insieme l’uno a fianco all’altro nel progetto Prima Cerisano?
Saranno stati Di Gioia e Muoio a scalfire la loro rettitudine di legalità sposando appieno la visione di Ivan Greco?
Sarà, come si dice in paese, che il candidato a sindaco degli inciuci e dei tradimenti ovvero Di Gioia avrà qualche interesse nei progetti da lui fino a ieri contestati? O forse sarà più semplicemente che per accaparrarsi il bottino elettorale in dote ai tre, Falsia, De Bartolo e Greco, avrà accettato in silenzio gli interessi a lui imposti?
E come si pongono nei confronti di tali posizioni i sostenitori più fedeli di Di Gioia, tra cui Francesco Madrigrano e il candidato Roberto Muoio?
Io ho sostenuto 5 anni fa la battaglia del candidato a sindaco Di Gioia perché credevo in quello che ci raccontava, cioè coerenza, legalità e rispetto dei principi morali verso le nuove generazioni. Invece oggi mi trovo a denunciare questi avvenimenti che mortificano le intelligenze delle persone per bene e deviano i percorsi di maturità delle nuove generazioni.
Lettera firmata