Cetraro. L’altro giorno, nelle prime ore del post meridiem, nel tratto di spiaggia in concessione al lido Baywatch, una trentacinquenne aggredisce ex abrupto una tredicenne e, afferrandola dalla coda dei capelli, tenta di annegarla.
” Sei un demonio… sei un demonio “ urlava la donna prima di passare all’azione.
La tragedia non si è consumata grazie alla pronta reazione di due amiche della piccola: la prima si è interposta tra l’assalitrice e la vittima; la seconda ha chiesto aiuto ai bagnanti presenti.
Questo è il quadro che emerge leggendo gli articoli – copia e incolla – delle testate giornalistiche.
Ma non è che la verità dei fatti, si cela dietro il silenzio dei politicanti locali?
D’altronde, come sosteneva il filosofo Wittgenstein – nel celebre Tractatus logico-philosophicus – ” Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere ” .
Tale domanda mi è sorta spontanea dopo aver appreso che la DONNA ERA UNA PAZIENTE PSICHIATRICA RICOVERATA NEL NOSOCOMIO DI CETRARO ED EVASA DALLA STRUTTURA.
Dov’era chi doveva vigilare sui pazienti affetti da patologie mentali?
Come ha fatto ad andare a zonzo dalle prime ore della mattina (la trentacinquenne al santuario di Paola ha aggredito un fedele) fino al momento dell’aggressione della ragazzina?
Va a vedere che i tre tiktoker Ermanno d’i bombole (sindaco di Cetraro), Peppino ‘u visionario (il trombato) e Don Ennio Stamì (Politican.. no no… sacerdote), onnipresenti a commentare sui social la qualunque, alla stregua di Khabane Lame, hanno scelto la via del silenzio per non ledere l’immagine del glorioso ospedale Iannelli.
Lettera firmata