Lettere a Iacchite’: “Cosenza, anche per i pazienti diabetici un anno di attesa per un esame”

In Italia sono 5 milioni le persone che soffrono di diabete, di cui un milione non lo sa. Figuratevi in Calabria. Oggi il paziente diabetico viene ancora curato prevalentemente ‘a prestazione’, errando da un centro diabetologico all’altro, scontrandosi con la burocrazia. Essendo un paziente cronico dovrebbe invece essere preso in carico sul territorio dove vive, e gestito prevalentemente, in condizioni di stabilità metabolica, dal proprio medico di famiglia in collaborazione con il Centro diabetologico del proprio distretto Asl”.

Il destino del paziente varia invece in base al territorio: passa dal medico di medicina generale, al Cup, a strutture sempre diverse, mentre dovrebbe avere il diritto di scegliere il Centro più comodo dove soddisfare tutti i propri bisogni, con una calendarizzazione di appuntamenti all’interno della stessa struttura. Per la Calabria tutto questo è pura utopia.

Poi c’è il rischio di diagnosi e cure tardive: nei pazienti a rischio per obesità, familiarità, sedentarietà, il medico di famiglia ha l’opportunità di cogliere i segnali premonitori di un diabete mellito e di inviarlo al Centro diabetologico – sottolinea – che dovrebbe prendere in carico il paziente dall’inizio, senza ritardi dovuti a esami inappropriati e liste d’attesa infinite.

Ed eccoci al punto. Ci hanno segnalato la prenotazione di un esame per un paziente diabetico e portatore di più patologie. La data è impietosa, 14 maggio 2025: ci vuole l’anno prossimo quando invece si tratta di un controllo che un diabetico deve effettuare  al più presto, al massimo 30 giorni. A meno che – questo è l’amaro epilogo – non paghi e ti rivolgi ai privati.