Lettere a Iacchite’: “Cosenza, cambiano gli attori ma il film è sempre lo stesso”

Cosenza è l’unica città al mondo dove si proietta sempre lo stesso film anche se cambiano gli attori.
Il “cast” che ogni 5 anni va in scena ha sempre lo stesso copione e non vi dico il finale.
Dopo due anni rientro nella mia amata terra, 21 ore di autostrada per ri-abbracciare le persone care, ma appena giunto mi rendo conto che il tempo non sembra essere mai trascorso.
E’ tutto fermo a due anni fa, così come due anni fa si era fermi ad altrettanti anni addietro, qui il tempo non passa, è tutto anacronistico, la viabilità è selvaggia, il commercio è agonizzante, il senso civico inesistente, la spazzatura sovrasta, il decoro urbano è indecente, sembra proprio uno di quei film i cui attori recitano senza passione e tu sei costretto a guardarlo perché questo è ciò che “passa il Governo”.

Qui il “cast” cambia, ma il copione resta sempre lo stesso da decenni. Periodicamente va in onda il teatrino della politica locale, con improvvisati ed imprestati, che scaldano le sedie dei palazzi ma poi di Amministrazione Locale non conoscono nulla, ne hanno mai letto una sola pagina del TUEL.
Eppure sono li e mi piacerebbe osservarli tutti mentre leggono il bilancio di previsione o quello consuntivo, guarderanno solo i numeri addossando la colpa alla precedente amministrazione  ma alla fine è l’unico dato che sanno leggere, di altro non ci si può aspettare.

Qui non è una questione di destra o sinistra, qui si tratta di avere persone competenti, presentabili, lungimiranti dal punto di vista amministrativo/programmatico ma sopratutto uomini credibili e su questo ultimo aspetto “lasciate ogni speranza voi che entrate”.
Questa “mia” città è stata e continua ad essere saccheggiata e svenduta giorno dopo giorno, e’ come vedere la cena del film di Totò quando si vendeva la fontana di Trevi, qui passa da mano in mano per un pugno di denari mortificandola dinanzi a tutto il paese ITALIA, facendola attestare, nel 2021, al 93° posto (91° nel 2020) su 107 capoluoghi come qualità della vita.
Ora siamo tutti curiosi di vedere all’opera il “nuovo che avanza” nel Comune di Cosenza e sono molto curioso di vedere, seppur a distanza, la realizzazione del suo programma elettorale in funzione del conti pubblici, ma tanto diranno che hanno trovato un bilancio disastroso, le casse vuote, come se la situazione finanziaria fosse stata diversa rispetto al giorno in cui hanno accettato la candidatura.
Chissà se noi cosentini riusciremo un giorno a ri-appropriarci della città riavendo quell’orgoglio che solo nel mondo calcistico riusciamo a sventolare.

Alessandro DELICATO (emigrato per nausea)