Lettere a Iacchite’: “Cosenza, che fine fanno i soldi delle multe per le Ztl?”

Egregio Direttore,

Le scrivo la presente per aver constatato che ormai da due settimane (almeno) gli ormai famosi varchi quando sono aperti non recano la scritta ZTL ATTIVA. Sul display in altri termini non compare nessuna scritta. E pensare che finalmente, in alcune zone, il Comune si è convinto a installare qualche segnale di preavviso. Tuttavia se si passa su via Conforti e le prime due traverse tra via XXIV Maggio e corso Mazzini, il display funziona solo quando la ZTL non è attiva!
Anche ieri mattina ho potuto verificare che tanti ignari automobilisti passavano in orario non consentito da via Conforti.
Mi chiedo se nel 2019 tutto ciò è possibile nel più totale silenzio.
E mentre si continua a lucrare sui cittadini, le migliaia di ricorsi presentati vengono puntualmente accolti. Ma anche lì c’è l’inganno. Ad oggi non si riesce a recuperare né il contributo unificato per l’iscrizione del ricorso ne le spese legali. Mi spiego meglio: il Comune viene condannato al pagamento del contributo unificato e in alcuni casi delle spese legali, la polizia municipale procede con le determine, ma poi tali importi non vengono rimborsati perché non liquidati dall’ufficio ragioneria del Comune!
Allo stesso tempo, però, per assurdo, il Comune dice di aver presentato numerosi appelli. La domanda sorge spontanea: per iscrivere appello bisogna versare un nuovo e più salato contributo unificato. Come è mai possibile che l’impegno di spesa per fare appello viene liquidato e chi ha vinto il ricorso ricevendo comunicazione che non sarà presentato appello non viene rimborsato a distanza di mesi? A bilancio tali spese, rimborso contributo unificato e spese legali da una parte e, dall’altra, contributo unificato per fare appello, rientrano nello stesso capitolo!
Dobbiamo rassegnarci a tale malaffare e stare in silenzio?
La conclusione è che il Comune incassa i soldi da chi paga le multe e impegna parte dei soldi per fare appello, mentre non ha misteriosamente i soldi da restituire ai vincitori dei ricorsi!
E sembrerebbe che una parte in percentuale dei proventi delle multe venga data automaticamente alla ditta che ha prodotto i dispositivi, tale Kria srl.
Spero proprio che non sia cosi, che le cose cambino e che si possa fare chiarezza.
Lettera firmata