Lettere a Iacchite’: “Cosenza, Fase 2: noi continueremo a lavorare solo con consegne a domicilio”

Mia figlia ha una piccola piadineria con tavoli all’aperto a Cosenza. In tutto questo periodo ha continuato a lavorare con consegne a domicilio (si è accontentata del poco, ma lo ha fatto volentieri, sia per sopravvivere durante questo periodo, e sia per non abbandonare i suoi clienti). Eravamo solo io e lei (perché l’ho aiutata io) in tutta la nostra città, e da quando è iniziato l’asporto, abbiamo consentito ai clienti di poter venire fuori dal locale a prendere quanto ordinato, ma sono veramente pochi, la maggior parte preferisce la consegna a domicilio. Ora, da domani, noi continueremo a lavorare così, fin quando non ci saranno i presupposti per poter lavorare in tutta tranquillità. Lo so che per molti non è possibile, ma preferiamo non spendere ulteriori soldi per adeguarci alle normative, ed avere meno entrate. Per quest’anno è così. Meglio pochi ma con minor spese e rischi, che pochi con più spese e più rischi.

Lettera firmata