Lettere a Iacchite’: Cosenza, genitori chiedono adozione didattica a distanza per la I A della Zumbini

Al Dirigente dell’IC Zumbini Cosenza Dott.ssa Marietta Iusi
Al Signor Sindaco di Cosenza Arch Mario Occhiuto
Al Signor Presidente della Regione Calabria Facente Funzioni Nino Spirlì
Al Signor Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina

Oggetto: Richiesta urgente adozione della DDI per la classe 1^ A dell’IC Zumbini
Cosenza

Gentilissimi, i sottoscritti genitori, rappresentanti la maggioranza degli alunni della classe 1 A dell’ I.C. Zumbini Cosenza, in vista del rientro a scuola in presenza, cosi come disposto dall’ultimo DPCM del 4/11/202 desiderano sottoporre alla Vostra attenzione alcuni eventi di somma urgenza ed importanza.
Premesso che, con ordinanza u.s. del Sindaco di Cosenza veniva disposta la chiusura dell’intero Istituto Comprensivo a causa di casi di positività al Covid-19 di alunni, in data 1/11/2020 gli stessi genitori venivano informati tramite i rappresentanti di classe (avvisati dagli stessi genitori del bambino positivo) della positività di uno dei bambini frequentante la classe 1 A.

Solo in data 3/11/2020 i genitori degli alunni della suddetta classe apprendevano formalmente dalla scuola e da ordinanza n. 41/2020 del Signor Sindaco di Cosenza che la classe dei loro figli era posta in quarantena a causa di un caso accertato di positività alla SARS- Covid 19 all’interno della stessa. A seguito di tale ordinanza gli stessi genitori venivano contattati dall’ASP di Cosenza per la comunicazione di un inizio quarantena obbligatoria a far data dal 26/10/2020 e venivano invitati ad effettuare al decimo giorno un tampone presso una struttura privata convenzionata, in quanto “l’Asp non sarebbe riuscita processare tutti i tamponi in tempo utile”.

Inoltre, in caso di tampone negativo, l’Asp avrebbe rilasciato l’autorizzazione per la fine della quarantena, altrimenti decorsi i 14 giorni , al quindicesimo giorno senza sintomi, i ragazzi avrebbero potuto fare rientro a scuola.
Dunque, non solo la comunicazione ufficiale dell’ASP e’ pervenuta a 9/10 giorni di distanza del contatto diretto, ma la notifica della quarantena obbligatoria è giunta con notevole ritardo ed in alcuni casi non è proprio pervenuta.

Fortunatamente la classe non è stata ritenuta focolaio giacché nessun alunno presentava i sintomi della malattia e pertanto l’ASP, attenendosi all’applicazione dei protocolli vigenti, ha invitato tutti ad una quarantena precauzionale fino al giorno 9/11/2020, al termine della quale i ragazzi potranno rientrare in classe senza effettuare il test molecolare.

I fatti sopra riportati ed altre notizie di cronaca attestano di fatto le criticità del sistema Sanitario Provinciale e Regionale, motivo per il quale la Calabria è rientrata nelle Aree Rosse a seguito dell’ultimo DPCM del 3 novembre u.s.
Comunicare una quarantena obbligatoria a 2 giorni dal suo termine vuol dire sicuramente non riuscire a controllare un potenziale contagio che potrebbe propagarsi in
maniera esponenziale, a danno delle fasce più sensibili della popolazione e maggiormente
esposte alle complicanze di un virus tanto insidioso, portando senz’altro al tracollo del Sistema Sanitario già in affanno che non riesce a processare in tempo i tamponi.

In tutto ciò i nostri figli sarebbero costretti (non si comprende in nome di quale bene superiore alla salute e con l’unica colpa di essere studenti di prima e non di seconda) a rientrare a scuola il prossimo martedì con il rischio di contagiarsi e di contagiare (visto il fallimento del sistema i tracciamento dei contatti), di subire, ove non contagiati, un’altra quarantena ed invasivo est molecolare (ove necessario) e soprattutto obbligati a stare sei ore con la mascherina, al freddo in un aula a finestre aperte per il necessario ricambio d’aria, per frequentare una scuola che di fatto scuola non è più.

Il diritto allo studio è sacrosanto, questo non si discute, ma siamo disponibili a sostenere a nostre spese un temporaneo sacrificio sul piano organizzativo familiare vista la necessità di contenere il rischio del diffondersi del virus e le prioritarie esigenze di tutela della salute. Il sistema di DDI sta funzionando in modo eccellente, i ragazzi stanno lavorando in modo puntuale insieme ai professori, e per questo cogliamo l’occasione per complimentarci con la Dirigente Scolastica e con l’intero corpo docente che la affianca. Riescono a guardarsi in viso, anche se attraverso uno schermo, ma sono liberi di scambiarsi idee e opinioni senza costrizione alcuna; sono sereni seppur privati di ciò che noi genitori abbiamo potuto vivere alla loro età “gli anni più belli della loro vita” , ma comprendono perfettamente che c’è una pandemia in atto e sanno che, al termine di tutto questo, potranno ritornare a scuola e riappropriarsi di tutte le loro libertà.

Purtroppo anche con la didattica in presenza delle sole classi prime non si riducono gli spostamenti e quindi il rischio di contagio. Ogni mattina, nel nostro Istituto Comprensivo, come negli altri istituti scolastici di Cosenza, arrivano ragazzini da tutta la provincia (anche da zone “focolaio”) e quindi l’andirivieni di persone non si ridurrà affatto, e temiamo che al prossimo nuovo caso di positività si possano riproporre i problemi sopra enunciati che sono rimangono di fatto irrisolvibili e pericolosissimi se rapportati alla realtà della nostra Regione

Chiediamo dunque
che venga concessa agli scriventi la possibilità di poter adottare la DDI fino al termine dell’emergenza sanitaria, almeno fino a quando la curva epidemiologica non subisca una severa flessione e l’indice rt non si riduca in termini accettabili.
Bisogna prendere atto dei limiti e delle criticità del sistema, il fatto che la messa in quarantena i una classe e dei suoi professori diventa un problema per tante altre classi e per tante altre famiglie.
Oggi, purtroppo, piangiamo la morte di una scuola che qualcuno vuol far credere che sia tale, ma di fatto, in questa situazione contingente non lo è e non lo potrà essere, non per colpa sua a per colpa di chi l’ha abbandonata a se stessa.

I nostri ragazzi sono abbastanza forti per superare anche questo momento, per quanto difficile esso sia. Certamente stare a casa con un monitor davanti non è la stessa cosa che stare normalmente in classe durante le ore di lezione, ma quello stare normalmente in classe è venuto comunque meno per le regole del distanziamento, per il fatto che si debba indossare una mascherina per 6 ore di seguito, per il fatto che non ci si possa scambiare bigliettini, merende, matite, penne, che non ci si possa abbracciare, che non si possa andare a fare educazione motoria in palestra.

Purtroppo non abbiamo le strutture che hanno le altre Regioni gli altri paesi europei che, nonostante l’alto numero di contagiati, possono prendersi il lusso i mandare i ragazzini più piccoli a scuola ( e nemmeno dappertutto) , ragion per cui siamo disposti a sopportare temporaneamente il male minore pur di salvaguardare la salute dei nostri igli ed evitare che diventino a loro volta veicoli di infezione con catene di contagi. I sacrifici i oggi costituiscono la garanzia di un futuro che, seguendo i protocolli attuali, non potrà sicuramente essere roseo. La loro lungimiranza sarebbe un gesto di grande sensibilità, umanità e coscienza ed emettendo un provvedimento urgente in linea con la presente istanza, destinatari verranno certamente e ampiamente ricambiati in termini di fiducia e consenso incondizionati.

Fiduciosi in un riscontro positivo cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti
Milena Ceraudo Rappresentante di Classe 1 A
Patrizia Ferraro
Ivana Grosso
Rosa Cama
Emma Parisi
Pietro Verdelli
Anna Ciuciu
Marianna Vossio
Ombretta Gualtieri
Chiara Filice
Gianluca Nava
Daniela Quartucci
Francesca De Simone
Andrea Cavaliere
Aldo Massimiliano Colonna
Giulio Porco
Gloria Ventura
William Gabriele
Francesco Inzillo
Veronica Colasuonno